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“La legalità in gioco”: un convegno alla Sapienza su giovani e illegalità

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Venerdì 17 novembre nel Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza, prendendo spunto dal libro “La legalità in gioco. I giovani di fronte all’illegalità degli adulti'” di Roberto Cavarra, Piera Rella e Ludovica Rossotti, si è tenuto un convegno incentrato sull’illegalità e il ruolo dei giovani in relazione a tale fenomeno.
Il professor Cavarra ha parlato dei due tipi di conoscenza, strettamente legati alla legalità e all’illegalità, che i giovani d’oggi possiedono. Queste conoscenze discendono dal modo in cui i ragazzi assimilano le cose: c’è la conoscenza per il vissuto, la vera conoscenza, e quella per informazione da cui deriva l’illegalità in quanto le cose si apprendono per sentito dire.
Successivamente Cavarra si è soffermato sul ruolo che esercitano la famiglia e la scuola sui giovani e se questi al giorno d’oggi sono in grado di fornire quadri di riferimento come antidoti alla corruzione. Queste agenzie di socializzazione, secondo Cavarra, sono state sorpassate dal capitalismo globalizzato e dal (cattivo) uso dei media.
Ludovica Rossotti, attraverso i risultati della ricerca svolta su un campione di studenti  di Roma e Cagliari dell’ultimo anno di licei ed istituti tecnico-professionali, ha mostrato come la legalità sia strettamente connessa alla famiglia e al ceto di appartenenza. Da questi dati infatti risulta emergere che il ceto di appartenenza incide notevolmente sulla percezione che i giovani hanno della legalità: ragazzi provenienti dai ceti bassi e/o medio-bassi sono più propensi all’illegalità rispetto ai giovani appartenenti ai ceti medio-alti e/o alti che invece hanno un’attitudine alla legalità.
Ha preso parte al dibattito anche Valeria Baglio, Consigliera dell’Assemblea capitolina, che ha voluto sottolineare l’importanza delle regole in una comunità e della consapevolezza di ciò che si ha e si fa. Giuseppe Parente della Segreteria nazionale Libera Formazione ha criticato il mondo scuola, auspicando che esso si soffermi maggiormente sull’educazione civica e l’educazione alla legalità che non dovrebbe essere considerata meno importante rispetto alla sfera didattica.
Sono intervenuti inoltre Emma Galli, esperta di analisi economica della corruzione, Giuseppe Ricotta, esperto di Sociologia dell’inclusione e della Sicurezza Sociale, ed Orazio Giancola, esperto di sistemi educativi, e Diva Ricevuto dell’Associazione Sulleregole.
Marika Dioguardi e Daniele Gabrieli