Mercoledì 8 Giugno, e in continua il 9 Giugno, si è tenuto, presso il Dipartimento di Filosofia degli Studi di Roma “La Sapienza”, un convegno internazionale riguardante il tema della salute, in cui ci sono stati ospiti di grande rilievo.
In mattinata dalle ore 10 alle ore 12 si è avuto come ospiti, grandi ricercatori e professori, anche internazionali, come: Vincent Maréchal, direttore GIS dell’Osservatorio epidemiologico nelle acque reflue all’Università di Sorbonne che ha parlato di Obepina e su come analizzare le acque reflue per vedere più chiaro nella dinamica della COVID-19,
Fabiana Russo, dell’Università degli Studi di Messina e Centro Studi Internazionale di Filosofia della Complessità “Edgar Morin”, che ha parlato della salute dell’organismo come sistema, Léo Bernard della Scuola Pratica degli Alti Studi, Università PSL – Parigi Scienze e Lettere spiegando che: «Abbiamo bisogno di conoscere la salute per conoscere la malattia» e quindi considerare la salute in medicina neo-ippocratica degli anni 1930-1940,
Fabio Gembillo, dell’ Università degli Studi di Messina e Centro Studi Internazionale “Edgar Morin” che ha discusso la tematica delle barbarie dello specialismo in medicina.
Successivamente si è avuto un breve dibattito sui temi colti e racchiusi nella prima parte della giornata, in cui sono emerse varie forme di pensiero.
Per concludere la prima parte della giornata del 9 Giugno, è sembrato giusto riprendere le parole della dottoressa Russo, che citava ” Nella realtà intesa come sistema, in ogni organismo inteso come sistema, non c’è parte che possa essere considerata in maniera isolata, ogni parte in sè il tutto in cui essa stessa vive, come ogni goccia d’acqua è l’oceano, anzi il mondo tutto, contratto in quella goccia d’acqua”, qui per farci capire che è importante comprendere e prendere cura di ogni aspetto del nostro organismo, perchè ogni parte lavora con il resto, ed è fondamentale per far sì che il tutto funzioni in maniera giusta.