In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne La Sapienza ha organizzato, il 25 novembre, un evento che ha ospitato importanti personalità che, con i loro interventi, hanno toccato punti diversi di questo importante tema.
Nell’Aula Magna del Rettorato, l’evento si è aperto con la storia di Sara, una giovane ragazza tragicamente uccisa dal suo ex fidanzato. Un racconto toccante che ha emozionato il pubblico e che si è concluso con l’intervento della mamma di Sara, Tina, la quale ha ricordato a tutte le donne presenti di non sottovalutare gli atteggiamenti e i segnali del possibile carnefice.
Dopo il grande applauso per la signora Tina, la Magnifica Rettrice, la Prof.ssa Antonella Polimeni, ha salutato tutti i presenti, ricordando che l’Università ha il dovere di lavorare per formare le nuove generazioni contro la violenza di genere e gli stereotipi. Ha poi annunciato un’importante novità: l’apertura di uno sportello antiviolenza all’interno dell’Ateneo, che sarà collocato nella sede di San Lorenzo e che sarà disponibile a breve.
E’ stato poi il momento dell’Assessora alle pari opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati. La Dott.ssa ha ricordato, tra le altre cose, l’impegno impiegato dalla Regione nell’istituire 28 centri antiviolenza e 12 case rifugio e nel raddoppiare il contributo per i bambini orfani di femminicidio. Ha poi sottolineato il fatto che la campagna di comunicazione deve avere una quotidianità e deve essere continua.
Tra le ospiti più prestigiose anche la Ministra per le Pari Opportunità e la famiglia Elena Bonetti, che con un videomessaggio ha ringraziato l’Università per l’impegno fondamentale nella definizione di una nuova azione sistemica di contrasto della violenza maschile contro le donne. L’accento del discorso è stato soprattutto sulla formazione, tema al centro anche del nuovo Piano Nazionale emanato dal Governo la scorsa settimana.
La giornata è poi proseguita con l’intervento della Vicecapo Vicario della Polizia di Stato Maria Luisa Pellizzari, che con una lunga relazione ha esposto i progetti dell’Arma della Polizia che vengono attuati per contrastare la violenza di genere, tra cui il Protocollo Zeus, l’applicazione YouCall, il Progetto Scudo e le numerose campagne di sensibilizzazione. L’obiettivo di queste iniziative rimane ovviamente quello di arrivare a 0 vittime, ma la strada da fare purtroppo è ancora molto lunga.
La Magistrata Paola Di Nicola ha invece presentato una relazione riguardo quella che è stata definita la “violenza che non si vede”. Questa parte da un’omissione, ovvero dal pensare che le donne non esistano. Le donne sono da sempre sottomesse ai privilegi degli uomini, e possiamo notarlo già solo pensando al cognome del padre che viene imposto ai figli: il potere simbolico si afferma senza essere rappresentato. L’Università ha quindi un ruolo decisivo, quello di costruire una nuova identità di uomini e donne partendo da una nuova cultura e democrazia.
E’ stata poi la volta dell’Avvocata Stefania Orecchio, nonché volontaria del Telefono Rosa. Ha sottolineato i dati delle statistiche che purtroppo, nonostante l’innovazione del Codice Rosso, hanno riportato un incremento di violenza contro le donne dell’8%. Inoltre, l’introduzione di quattro nuove imputazioni di reato non è bastata a diminuire il numero delle vittime. La focalizzazione deve spostarsi sulla prevenzione, che deve essere fatta sia nelle scuole, fin dalla tenera età, sia nelle carceri, nei confronti di uomini colpevoli di quelli che sono i reati sentinella (stalking, lesioni, ecc.).
Successivamente il pubblico ha assistito all’intervento della Responsabile del Pool d’intesa dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea Donatella Caserta, che ha avuto come argomento centrale l’esposizione delle varie funzioni svolte dal team multidisciplinare formato da medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali, che hanno il compito di fornire formazione, informazione e supporto a tutte quelle figure che accolgono le vittime in Pronto Soccorso.
Infine, la Consigliera di Fiducia dell’Ateneo Giorgia Ortu La Barbera ha ricordato l’importanza della segnalazione di molestie o violenze all’interno dell’azienda e ha sottolineato come i comportamenti invisibili non debbano essere banalizzati, ma che anzi debbano essere riconosciuti come gravi al fine di agire ed evitare che possano diventare altro.
All’interno dell’evento, non sono mancati dei momenti di intrattenimento, dapprima con l’attrice Bianca Buzzi di Theatron – Teatro Antico alla Sapienza, che ha recitato dei versi dei “Supplici” di Eschilo, e anche al termine della giornata, con Farrah Palisoc e Ilaria Sica di MuSa – Musica Sapienza, che si sono esibite al pianoforte con “Danze ungheresi n.1 in Sol minore e n. 5 in Fa maggiore per pianoforte a quattro mani” di Johannes Brahms.
Dopo il brano eseguito dalle due giovani studentesse, l’evento si è concluso con un grande applauso da parte di tutti i presenti.