«La Sapienza sta crescendo, è in salita, sotto ogni aspetto».
È questa la frase che viene ripetuta più volte, durante l’inaugurazione di tre aule della Città universitaria: l’Aula 8 dell’Edificio CU034, le Aule P1 e P2 dell’Edificio CU037 e l’Aula Angelo Celli dell’Edificio CU015.
Un importante passo verso una riqualificazione delle strutture del nostro Ateneo, soprattutto degli spazi dedicati agli studenti. Negli ultimi due anni, infatti, come afferma il Rettore Eugenio Gaudio, sono state rinnovate oltre trenta aule. A ciò si aggiunge la completa eliminazione degli edifici affittati, obiettivo che ha portato la Sapienza a risparmiare circa 36 milioni di euro. Soldi che vengono investiti negli studenti, nei professori e nelle strutture delle varie Facoltà, ossia i tre elementi che formano l’essenza dell’Università. È importante, infatti, che ci sia un buon rapporto tra studente e docente; una continua ricerca dello sviluppo del sapere critico ed è fondamentale che gli spazi dei diversi Dipartimenti siano idonei alle loro funzionalità. Quest’ultimo aspetto è di grande interesse per gli studenti poiché con aule e laboratori all’avanguardia, vivere la vita universitaria, frequentare le lezioni ed imparare, diventa più stimolante e più semplice.
Sono ancora molti i progetti per il miglioramento dell’Ateneo, la cui concretizzazione è prevista nei prossimi tre/quattro anni. Grazie ad un finanziamento a tasso fisso ottenuto dalla Banca Europea per gli Investimenti, di oltre 115 milioni di euro, sono attese la ristrutturazione di cento aule, la realizzazione di nuovi complessi per le Facoltà di Ingegneria e di Architettura e l’edificazione della Biblioteca Unificata.
Presenti alla cerimonia: il Rettore Eugenio Gaudio, il Direttore Generale Carlo Musto D’Amore, il Vicepreside della Facoltà di Farmacia e Medicina Claudio Villani, il Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Paolo Villari, e Giuseppe Paganelli dell’Area Gestione edilizia.
Sepastiana Gjoni
Intervista di Sepastiana Gjoni al Rettore Eugenio Gaudio
Intervista di Matteo Carnevale al Direttore Generale Carlo Musto D’Amore