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La televisione 70 anni dopo: Maurizio Gianotti e il lavoro dell’autore

Maurizio Gianotti

Quando è nata la tv io ero un bebé nella culla: il suo anniversario è un po’ anche il mio“. È così che Maurizio Gianotti, storico autore televisivo, ha esordito alla lezione-evento organizzata dalla professoressa Mihaela Gavrila, per la cattedra di Entertainment and Television Studies, nella giornata di venerdì 10 maggio al Dipartimento di Comunicazione della Sapienza.

Maurizio Gianotti è uno storico autore della televisione italiana che vanta una lunga carriera nel settore. Durante la sua carriera, infatti, si è occupato di programmi come “Uno mattina”, “Forum”, “Storie maledette”, “Bella Mà”, oltre ad aver collaborato con Gianni Boncompagni a “Non è la Rai”.

Dove finisce il talento e dove inizia la fortuna?

Tra le molteplici domande degli studenti e studentesse è emersa la curiosità di capire come si può fare carriera nel settore televisivo, diventando autori di programmi televisivi. “Il talento è importante. Questo è vero, ma ci vuole anche l’occasione giusta”, ha affermato Gianotti la cui esperienza è stata indubbiamente vissuta in un contesto in cui le opportunità per emergere erano poche, ma lo era anche le persone con cui competere.

Nonostante ciò, Gianotti si è contraddistinto durante la sua carriera per il suo talento e la sua professionalità, ma soprattutto per la passione per la scrittura e la sua eccezionale creatività, quasi “bambinesca”, che gli hanno permesso di portare avanti i suoi progetti e di conservare tuttora una curiosità infinita per questo mestiere, che si evolve continuamente e non rimanere mai statico.

Cosa ne sarà della TV?

Con l’avvento dei nuovi media, spiega Gianotti, anche lui si è dovuto adattare ai correnti sistemi comunicativi e renderli parte integrante dei suoi programmi: una sfida sicuramente non facile per chi, come lui, la televisione l’ha vista nascere.

Con uno sguardo aperto all’innovazione, Maurizio Gianotti ripercorre con evidente trasporto le tappe della sua televisione, quella che ha fatto la storia e che ha posto le basi per tutto ciò che verrà dopo. Infatti, ai giovani auspica “un nuovo modo di fare TV, in cui il vecchio si fonde col nuovo e crea nuove espressioni d’arte. A patto, però, che non si tocchino i varietà!”

Intervista a Maurizio Gianotti, autore televisivo

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