Al Teatro Argetnina di Roma è in scena fino al 15 maggio lo spettacolo “La Tempesta” di William Shakespeare. La traduzione, l’adattamento del testo e la regia sono di Alessandro Serra, che ha curato anche scene, luci, suoni e costumi. Sul palco Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Bruno Stori.
Alessandro Serra è autore di un teatro materico e ancestrale e nel 207 si è aggiudicato il Premio UBU come miglior spettacolo con “Macbettu”. “La Tempesta” rappresenta un omaggio alla magia del teatro nella essenzialità e vuole dare spazio alla complessa architettura di tematiche e sentimenti che attraversano il testo di Shakspeare.
“La tempesta – ha dichiarato lo stesso Serra – è un inno al teatro fatto con il teatro, la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati”.
“Qui – ha aggiunto il regista – risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico”.