Uscito lo scorso 24 maggio per Corallo Records, l’ultimo singolo di GABYLO, “L’amore malato”, possiede finalmente un lyric, disponibile da oggi su YouTube. Il cantautore ligure, ma di origini lucane, torna con un nuovo tassello della sua discografia, donandoci così un importante brano di sensibilizzazione sul drammatico tema della violenza contro le donne.
Lo stesso autore dichiara che:
“Il brano è tratto da una storia vera che parla di violenza sulle donne. Mi sono limitato a scrivere la storia nei minimi particolari, senza menzionare nomi, posti e luoghi, per rispettare la privacy delle persone coinvolte. Ho cercato di parlare di questa storia perchè mi sono sentito in dovere di testimoniare a favore delle donne. L’ennesima morte per violenza aveva scatenato parecchio tam tam su tutti i social media, giornali, telegiornali e per mesi non si è fatto altro che parlare di questo delitto. Subito dopo ci sono state altre violenze e uccisioni che sono passate in secondo piano rispetto a questa storia. Per me è la prima volta che scrivo e musico qualcosa di questo genere. Il brano scritto è forte e tratta un argomento delicato, difficile, tosto e duro. Non mi sarei mai azzardato a scrivere niente del genere, ma questa storia invece mi ha preso e mi ha fatto generare questo brano. Spero di essere riuscito, con questa canzone, a catturare e sensibilizzare l’ascoltatore.”
Ma chi è GABYLO?
Mauro Fuggetta, nome d’arte GABYLO, è nato a Sestri Levante, in provincia di Genova. Figlio degli anni ’60, è cantautore e interprete di matrice rock, dilettandosi per decenni in generi musicali come new wave, hard rock, heavy metal, ma anche pop, dance e musica leggera. GABYLO ha fatto parte di numerosi gruppi nel corso della sua carriera, partecipando anche a tour e concorsi musicali. In questo panorama musicale piuttosto affollato, le sue ispirazioni si sono rivolte più recentemente a una musica più leggera, con l’inizio del suo progetto solista.
Vi invitiamo dunque a dare un occhiata al nuovo lyric e, perchè no, se ancora non lo conoscevate, ad ascoltare “L’amore malato”.
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