Il 3 dicembre è si celebra la Giornata Internazionale della disabilità, un appuntamento che è stato istituito nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con handicap in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e violenza. Inoltre, nel 1993, la Commissione Europea ha reso il 3 dicembre anche la Giornata Europea delle Persone con Disabilità, rendendola un appuntamento non solo per i diversamente abili, ma anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e, più in generale, per tutti i cittadini europei.
L’Italia può vantare una normativa sulla disabilità tra le più avanzate. Dalla legge n. 104 del 1992 alla legge n. 68 del 1999 sul lavoro delle persone con disabilità, fino ai testi che hanno disciplinato varie questioni cruciali, come l’accessibilità o l’inclusione nel sistema scolastico, il Legislatore ha sempre colto e spesso anticipato le istanze più moderne provenienti in primo luogo dalle persone con disabilità. Nello stesso tempo, la piena inclusione nella società resta ancora una sfida da vincere, per assicurare la piena partecipazione delle persone con difficoltà, al pari di tutti gli altri cittadini, in tutte le diverse dimensioni e opportunità della vita quotidiana: scuola, lavoro, salute, accessibilità e trasporti, qualità e uniformità dei servizi. Ma ci sono anche segnali che fanno intravedere una nuova stagione. La ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (L. 18/09) riduce la distanza tra norme esistenti e vita reale sulla base del nuovo paradigma che vede al centro i diritti umani, il principio di non discriminazione e di uguaglianza delle opportunità.
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, intervenuta a Palazzo Chigi in occasione di questa Giornata, ha sottolineato il ruolo della scuola nella disabilità, come strumento di inclusione sociale. La Fondazione Roma Sapienza dal canto suo in collaborazione con lo Sportello per le relazioni con gli studenti disabili o con D.S.A. della Sapienza Università di Roma, ha promosso la manifestazione “L’Arte di Essere”, che si è svolta sabato 3 dicembre presso la Sala Odeion all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, che si pensa possa essere la prima di appuntamenti futuri. La tavola rotonda è stata inoltre l’occasione per la presentazione del volume “La Via Crucis della disabilità” a cura della Dott.ssa Germana Lancia dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio – Settore relazioni con studenti portatori di Handicap della Sapienza.
L’invalidità vissuta nell’Università come valore aggiunto e risorsa da potenziare, la speranza del miglioramento delle condizioni di vita delle persone diversamente abili e la determinazione con cui si possono superare gli ostacoli della vita, sono questi i temi chiave di un incontro in occasione della giornata internazionale dedicata dall’ONU alla disabilità. Con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani a questi temi, l’iniziativa è stata rivolta in particolare agli studenti della Sapienza Università di Roma e delle scuole secondarie di secondo grado, che hanno partecipato alla manifestazione inviando dei bozzetti ispirati al tema in oggetto. Le opere saranno esposte in una mostra allestita presso il Museo dell’Arte Classica della Sapienza Università di Roma. All’evento hanno partecipato il Presidente della Fondazione Roma Sapienza Antonello Folco Biagini ed il Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma Eugenio Gaudio.
Tra gli interventi vi sono stati il Delegato per le iniziative in favore degli studenti disabili Anna Paola Mitterhofer, il Direttore del Museo dell’Arte Classica Marcello Barbanera, Corrado Moretti del Reparto di Pediatria d’Urgenza e Terapia Intensiva Pediatrica del Policlinico Umberto I e il Pro Rettore alle Comunicazioni istituzionali della Sapienza Mario Morcellini. L’evento si è svolto con il sostegno di ReWalk Robotics e di Edizioni Nuova cultura.
Il Presidente Folco Biagini fa presente che questa presentazione è stata un’occasione per aprire una finestra su un tema su cui l’Università da anni si occupa molto bene, ma su cui si vuole aumentare la sensibilizzazione dei docenti, degli studenti e la comunità accademica al completo. Ci saranno iniziative di incontro, mettendo anche in comune le esperienze degli studenti con le loro testimonianze di come hanno studiato alla Sapienza per andare sempre avanti migliorando, per mostrare la parte tecnologica per risolvere questi problemi ma anche la parte culturale per il riconoscimento dei diritti dei diversamente abili per le pari opportunità di frequentare e stare insieme. L’idea è di mettere in piede iniziative per inserire questi temi in tutto quello che si fa all’università con lo stimolo anche dal basso che stimoli ciò che non funziona nella struttura.
Il Pro Rettore alle Comunicazioni istituzionali e fondatore di RadioSapienza Mario Morcellini ci spiega che per quanto riguarda la comunicazione rispetto ai ritardi informativi anche pragmatici è un passo avanti, la comunicazione sembrava destinata solo ai cosidetti “normali”, a quelli belli e sicuri di se che possono essere definiti tali per un certo tempo, anche la comunicazione televisiva e soprattutto quella cinematografica abbia operato un tentativo di riscatto di considerare queste situazioni umanamente paritarie, in quanto essere umani, facendoci carico della personalità e dei problemi per immedesimarsi con gli altri, confondendosi con un altro che è in difficoltà. In particolare poi ci dice che su questo libro che lui stesso ha recinsito, è una denuncia sul dolore della disabilità, vendicato dal fatto che in un importante museo di cultura classica ci sia la raffigurazione di giovani studenti sul tema della disabilità.
Il Pediatra d’Urgenza e Terapia Intensiva Pediatrica Corrado Moretti è entrato a far parte da qualche settimana del comitato scientifico della fondazione portando vari progetti tra cui ampliare l’evento appena passato con un congresso internazionale su le tecnologie applicate alla disabilità in maniera scientifica invitando ricercatori a livello mondiale. Da alcune esperienze fatte in reparto il Professore ha avuto a che fare con molte lesioni midollari, in base a questo ha già portato al convegno chi si occupa del ReWalk, un esoscheletro robotico (nato per scopi militari per potenziare i soldati) indossabile che permette a persone con lesioni spinali di alzarsi in piedi e camminare di nuovo. Questa apparecchiatura è nata da Amit Goffer, un esperto in ingegneria elettrica presso l’istituto Technion di Haifa che in seguito a un incidente lui stesso rimase tetraplegico. Anche se la tecnologia attualmente non consente al Dr. Goffer a camminare di nuovo a causa della portata delle sue ferite, la sua tenacia di sviluppare un esoscheletro indossabile in modo che gli altri potessero camminare, ha spianato la strada per il ReWalk per essere utilizzato da più di 1.000 ReWalkers in tutto il mondo di oggi. E’ una tecnologia in evoluzione che con un dispositivo di controllo, sensori di movimento computerizzati ed una batteria alloggiata all’interno di uno zaino, l’utente ha il pieno controllo del sistema che permette un’andatura approssimativamente naturale e anche di affrontare scale. Basti pensare a Carmine Consalvi nel 2015 ha partecipato alla maratona di Roma indossando l’esoscheletro e percorrendo 1 km nonostante non abbiano più l’uso delle gambe. Carmine scoprii questa tecnologia per puro caso su youtube con un video rappresentante quest’apparecchiatura e in seguito tramite villa Beretta a Lecco prese contatti per iniziare il training per poi avere le competenze necessari per poterlo usare anche come fisioterapia a domicilio. Purtroppo i costi sono quasi tutti a carico di chi ha necessità di usarlo.
Infine la Dott.ssa Germana Lancia racconta di come è nato questo libro de “La via crucis della disabilità”, scaturito da una delusione da un gruppo sui social che pur occupandosi di disabilità si rese conto che oltre a un like non vi era riscontro alcuno, mentre sono importanti soprattutto le cose concrete per avviare un cambiamento e così si è pensato ad una mostra sulla disabilità e su questo input si è passato anche al libro, mentre a maggio vi sarà allestita la mostra. All’interno di questo importante libro vi sono raccontate diverse storie di persone passate negli ultimi 14 anni dallo sportello degli studenti portatori di Handicap.
Sperando che l’arte di essere quello che si è a prescindere dalla disabilità di un corpo, ma con un cuore abile come e più di chiunque altro dovrebbe essere la normalità di ogni giorno perché anche le ruote possono aiutare a volare..!
Intervista ad Antonello Folco Biagini
Intervista a Germana Lancia
Intervista a Mario Morcellini
Intervista a Corrado Moretti
Intervista a Carmine Consalvi
Lucia Artieri