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L’arte ritorna nelle strade con GAU

L’arte ha diverse forme d’espressione: la musica, la scultura, la pittura, il teatro… ma al di là di ciò che ormai oggi la società ha etichettato come arte pura, c’è un altro tipo di espressione artistica, quella che non viene riconosciuta subito come tale, ma, anzi quella che all’inizio viene anche guardata con ostilità, come se fosse un’atto di vandalismo, ma in realtà è solo un altro modo per far si che l’arte viva in mezzo a noi, stiamo parlando dei graffiti, dei murales, delle decorazioni sui vecchi vagoni di un treno, oppure, come nel nostro caso nella trasformazione di una campana, per la raccolta differenziata del vetro, in una tela che da spazio all’estro di un’artista, facendo si che quello non sia un semplice contenitore, ma un’ornamento dello spazio urbano.

É proprio questo quello che GAU, anche nota come Gallerie d’Arte Urbana ha deciso di mettere in atto, risanare lo spazio urbano attraverso la creazione di una vera e propria galleria a cielo aperto, che permetta ai cittadini non solo di guardare l’arte come un bene comune, piuttosto che qualcosa di astratto e lontano da loro, ma soprattutto far sì che l’arte funga da tramite tra gli abitanti di un quartiere e i valori, che stanno alla base del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente.

Ma cos’è GAU? Gallerie d’Arte Urbana è un progetto che nasce nel 2017, grazie alla figura di Alessandra Muschella ad oggi direttrice artistica del progetto, il quale è incentrato sulla trasformazione delle campane per la raccolta del vetro, in opere di street art così da permettere la realizzazione di un museo urbano e a portata di tutti, l’obiettivo a cui punta Alessandra, insieme a tutto il suo team, è quello di produrre attraverso queste opere bellezza e funzionalità e sensibilizzare, attraverso un’oggetto che per molti potrà sembrare
banale o invisibile,, l’importanza della raccolta differenziata e la cura del nostro pianeta.

Dopo il successo della scorsa edizione, che aveva portato Dante e la sua Commedia sulle campane della Capitale, tornano i musei urbani nelle strade di Roma precisamente dal 4 al 6 novembre lungo Via Baldo degli Ubaldi e Via Cornelia. A differenza delle scorse edizioni, questa volta il focus sarà il futuro, che verrà rappresentato in maniera inedita, infatti, per la prima volta gli artisti lavoreranno in coppia nella realizzazione delle 14 campane, unendo i propri stili e le proprie visioni del mondo che ci attende. Sicuramente non sarà semplice unire due diverse visioni in un’unica campana, ma forse sarà proprio questo che renderà particolare questa sesta edizione, i cui protagonisti saranno: Karma Factory, Lady Nina, Rise Neon, Nemea, Giusy Guerriero, Funkamore, Tito, Orgh, Teddy Killer, Hoek, Umanamente in bilico, Chiara Anaclio, Gojo, La Franz, Dez Midez, Marta Quercioli, Lola Poleggi, Leonardo Crudi, Kemh, Wuarky, Marco Réa, Muges 147.

Attraverso le loro opere potremmo immergerci in quello che potrebbe essere uno scenario futuro, confrontandoci anche con quella che è la nostra visione del mondo.

Nel corso delle tre giornate vi sarà l’opportunità di partecipare ad iniziative totalmente gratuite, anche per i più piccoli come ad esempio: Differenziata Mon Amour , Costruttori di stelle” a cura di Maria Carmela Milano il 4 novembre alle ore 10.00 e alle ore 14.00, per permettere anche ai bambini di poter iniziare fin dalla loro tenera età un percorso di sensibilizzazione, nei confronti dell’arte e dell’ambiente. Nei giorni successivi invece vi sarà giorno 5 novembre l’inaugurazione del “ Muro d’Artista “ realizzato da Molecole, presso la struttura scolastica Via Cornelia 43 alle ore 11.00; e a seguire giorno 6 novembre alle ore 16:00, una passeggiata Urbana performativa, alla scoperta delle campane realizzate quest’anno a cura di “ Gli Ultimi Rimasti / la Città Ideale.

Il progetto GUA è stato promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE. è un progetto che al di là della sua bellezza ci fa capire quanto l’arte sia importante, in quanto attraverso essa si possono trasmettere: messaggi, idee, stati d’animo,
può essere una forma di denuncia o di elogio, ma al di là di questo, è innegabile come tale progetto permetta non solo di abbellire un quartiere, ma di rendere le città un po’ meno statiche, grigie e tristi l’arte con i suoi colori e le sue forme è fonte vitale per noi e non bisogna mai smettere di alimentarla, attraverso la realizzazione di progetti come questo.

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