Mattone dopo mattone, la Lego sta continuando a costruire il suo capitale. Dalla sua fondazione nel 1932 ad oggi, l’impresa danese è diventata un colosso nel settore dei giocattoli. Di certo nel 1949, quando vennero lanciati sul mercato i famosi mattoncini, il gruppo di Billung non avrebbe mai immaginato un successo del genere. Un successo culminato in questo fantastico 2016 dal punto di vista economico, con una cifra record di 1,2 miliardi di utili netti e oltre 5 miliardi di ricavi: è il risultato economico migliore di sempre per la Lego, in crescita del 6% rispetto al 2015.
A cosa si deve il boom economico della Lego nel 2016 appena trascorso? Sono molti i fattori che hanno garantito le cifre da capogiro sopra citate. Innanzitutto, sono state la lungimiranza e le buone previsioni a trainare i profitti. Negli anni passati si è investito in maniera massiccia nel settore immobiliare e nell’ampliamento della capacità produttiva. Inoltre, analizzando il mercato di riferimento, si può constatare una notevole crescita del mercato asiatico (soprattutto in Cina) e una maturità del mercato europeo, che sono stati i più redditizi per l’impresa danese. Il lieve calo nel mercato statunitense tuttavia non ha scalfito il successo nel resto del mondo. Oltre a ciò, la Lego è caratterizzata da una capacità costante di innovarsi, non trascurando però l’elemento tradizionale. Il trionfo dell’azienda si fonda su questo connubio vincente, che fa del suo business principale quello tradizionale dei mattoncini e delle maxi costruzioni Duplo per i più piccoli, al quale affianca costruzioni a tema e giochi sul web (ad esempio la Lego Nexo Knights, una piattaforma web in cui il gioco digitale e fisico si fondono). Una strategia vincente, che ha portato al lancio di 335 nuovi giocattoli nello scorso anno.
L’amministratore delegato Bali Padda ha sottolineato il buon momento della Lego, soprattutto nel primo semestre nel 2016. Ha, inoltre, parlato delle nuove strategie, soprattutto digitali, per la crescita del business: oltre alla già citata piattaforma Lego Nexo Knights, a febbraio in alcuni mercati è stata avviata l’attività di costruzione online Lego Life, mentre per il secondo semestre è prevista l’uscita di Lego Boost, per affiancare costruzione manuale e programmazione informatica. Tutto ciò, ha spiegato Bali Padda, consentirebbe ai bambini di vivere l’esperienza di gioco Lego a 360 gradi, coinvolgendoli sia fisicamente che digitalmente. Ma l’innovazione dell’impresa danese non si esaurisce qui: oltre al riciclo degli scarti, entro il 2030 la Lego ha in programma di sostituire i materiali dei propri prodotti, in modo tale che essi siano al 100% sostenibili. Una sfida ambiziosa, già avviata nello scorso anno.
Per celebrare i famosi mattoncini, l’artista Nathan Sawaya ha dato vita a una mostra intitolata The Art of The Brick, con la creazione di oltre 80 sculture costruite grazie all’utilizzo di 1 milione di mattoncini Lego. La mostra fa tappa a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, sino al prossimo 26 marzo (per ulteriori informazioni consultare il seguente link). Ciò dimostra come il gruppo di Billung sia entrato ormai da tanti anni nell’immaginario collettivo sia dei più piccini, sia dei più grandi. Un successo inarrestabile quello della Lego, che secondo le previsioni proseguirà anche per le future generazioni.
Maria Rita Zedda