Raffaella Carrà simbolo e punto di riferimento per molte generazioni, ha sempre incarnato una femminilità divertente e sensuale, che l’ha resa emblema di modernità: donna libera e autodeterminata. In Italia e non solo, il suo nome, le sue canzoni, le sue movenze il suo modo di vestire sono e saranno sempre elementi associati alle lotte della comunità Lgbt e all’emancipazione a supporto dei diritti delle donne Raffaella si è sempre fatta portavoce di queste tematiche, infatti lei stessa diceva che:<<Il cammino verso l’uguaglianza e la parità di diritti non è ancora stato completato. Bisogna combattere ancora molto. Solo così si potrà raggiungere una serenità stupenda>>.
Raffaella è diventata un personaggio eterno, un’artista intelligente e spiritosa che ha sempre accettato e lanciato qualsiasi sfida.
Con le sue coreografie audaci e senza tempo supera censure e polemiche, e con la sua irresistibile forza di comunicazione e l’istintiva padronanza del rapporto col pubblico si afferma come la più inarrivabile comunicatrice. La sua carriera discografica inizia con “Canzonissima 1970” e nel 1971, 3 suoi brani occupano contemporaneamente la classifica dei 10 dischi più venduti. La sua musica varca i confini nazionali, portando la sua popolarità in Spagna, America Latina, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra e Grecia.
Parlando di Raffaella tornano alla memoria suggestioni, immagini, ricordi ed emozioni, tutti momenti SENSAZIONALI, rievocano la sua immagine e il suo incredibile ed indimenticabile caschetto biondo. Per omaggiare la sua arte, sotto forma di omaggio, dal 26 maggio è disponibile il cofanetto “RAFFAELLA CARRÀ. GLI ANNI RCA – I SINGOLI 1970-1971” (Sony Music), un box in edizione limitata a 500 copie, con all’interno 5 vinili 7’’ 45 giri, per la prima volta colorati e con copertine fedelmente riprodotte.
I singoli presenti sono:
- 1970 – “Ma che musica maestro” / “Non ti mettere con Bill” del programma Canzonissima ’70, segna l’inizio della sua carriera;
- 1970 – “Reggae Rrrrr! (Parte Prima)” / “Reggae Rrrrr! (Parte Seconda)”;
- 1971 – “Chissà chi sei” / “Dudulalà”;
- 1971 – “Chissà se va” / “Perdono, non lo faccio più”;
- 1971 – “Tuca tuca” / “Vi dirò la verità”, brano lanciato durante “Canzonissima 1971.
Inoltre, sono disponibili sulle piattaforme digitali gli album: “Raffaella (1971)”, “Raffaella… Senzarespiro”, “Scatola a sorpresa”, “Milleluci”, “Felicità tà tà”. Molti altri verranno rilasciati da adesso in poi…
Di Raffaella Salvo Guercio dice: “Chi ha avuto la fortuna di assistere ad uno spettacolo di Raffaella dal vivo non potrà che ricordare quell’esperienza come un momento di pura esaltazione. Era completa e innovativa, moderna e avanguardista molto prima di Madonna, molto prima di Gaga. Ciò che testimonia più di ogni altra cosa la forza e la modernità di Raffaella sono l’affetto e l’interesse delle nuove generazioni nei suoi confronti: ragazzi di vent’anni che conoscono le sue canzoni, le ballano alle loro feste, le utilizzano come colonna sonora delle loro stories su Instagram o su TikTok. Chiunque si imbatta oggi in un filmato di repertorio di Raffaella non può che rimanerne incuriosito, affascinato, soggiogato… Forse era questo uno dei segreti del suo successo, il più arcano, il più misterioso, il più potente: la sua Energia”