Ci troviamo presso la Sala Alessandrina di Roma – Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia – Museo dell’Arte Sanitaria per la cerimonia di premiazione del Premio Letterario “Il libro dell’anno 2022” e del Concorso letterario “La poesia dell’anno 2022” di Area Cultura, evento condotto dal Presidente del concorso Angelica Loredana Anton.
Il premio “libro dell’anno 2022” viene assegnato al romanzo “Rosa stacca la spina” (Effedì Edizioni) di Igor Nogarotto.
Il libro tratta tematiche importantissime e molto discusse quali eutanasia e suicidio assistito.
Cos’è l’eutanasia? Dal greco eu-thanatos “buona morte” è l’atto di procurare intenzionalmente la morte di una persona che ne faccia esplicita richiesta. La richiesta di eutanasia, nei paesi dove questa pratica è lecita, viene soddisfatta dopo un percorso che permette all’individuo di effettuare una scelta consapevole e libera.
Il suicidio assistito è l’atto del porre fine alla propria esistenza in modo consapevole tramite l’autosomministrazione di dosi letali di farmaci da parte di un soggetto che viene “assistito” da un medico (suicidio medicalmente assistito) o da un’altra figura che fornisce le sostanze necessarie; avviene in luoghi protetti dove terzi si occupano di assistere la persona per tutti gli aspetti correlati alla morte (ricovero, preparazione delle sostanze, gestione tecnica e legale post mortem).
Come Igor Nogarotto si dice “felice di portare all’attenzione mediatica tematiche delicate come il suicidio assistito e l’eutanasia”, noi siamo felici di sentirne parlare poiché i dibattiti svolti in Italia sono stati e sono tutt’ora numerosi, ma esistono ancora molti problemi legati alla ricerca di un punto d’incontro tra chi sostiene e chi no eutanasia e suicidio assistito.
Nogarotto continua affermando che “il linguaggio immediato ed emozionale della letteratura, arrivando direttamente alla pancia del lettore, senza filtri, ha il potere di sensibilizzare sull’argomento.”
“Rosa stacca la spina” è il secondo libro dell’autore dopo il successo del romanzo d’esordio “Volevo uccidere Gianni Morandi”; che divenne un caso mediatico a causa del quale l’autore ricevette minacce di morte.
Presenti all’evento importanti rappresentanti del mondo culturale e giornalistico, come Michele Cucuzza e Amedeo Goria.