Si è svolto ieri pomeriggio alla Galleria Alberto Sordi, nell’ambito della mostra fotografica “Supereroi. Proteggiamo i bambini insieme”, l’incontro “Supereroi a confronto: comunicazione ricerca”. Al dibattito, coordinato dalla dott.ssa Cristina Bonucchi, direttore tecnico superiore psicologo della Polizia di Stato, hanno preso parte la prof.ssa Anna Maria Giannini, direttrice del Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma, Paolo Galdieri, avvocato e docente di Diritto penale dell’informatica, e Massimiliano Padula, docente di Scienze della comunicazione sociale presso la Pontificia Università Lateranense.
La mostra, che ha aperto i battenti martedì 8 e sarà visitabile fino a sabato 12 ottobre, ha l’obiettivo di accendere i riflettori sull’importante lavoro che svolge la Polizia di Stato, grazie all’operato della Polizia Postale, nella lotta alla pedopornografia, all’adescamento online e agli abusi sui minori. L’esposizione è curata da Ester Lo Feudo, Marco Domizi e Giovanni Marcellino, mentre i testi sono di Rosy Della Regione. La mostra è realizzata in collaborazione con Terre des Hommes Italia e Fondazione Coriandoli per Shanti Bhavan, è supportata da Enel e si avvale del patrocinio del Comune di Roma.
Come si legge in uno dei testi che accompagnano il percorso, “l’idea del progetto fotografico, nasce da un’esigenza e da una velocità profonda di sensibilizzare ragazzi, famiglie e comunità educante rispetto a fenomeni dove la prevenzione. Inoltre si vuol far emergere l’apetto emotivo legato ad un lavoro svolto da poliziotti, talvolta sotto copertura, in un mondo degli orrori. Potrebbero essere definite le volanti del web che, sfrecciano silenziosamente all’interno di un mondo virtuale. Questi poliziotti, infatti, non indossano solamente una divisa, mettono a servizio della giustizia le proprie competenze informatiche, utili a “pulire” quel mondo macchiato di nero, preservando in questo modo l’innocenza dei minori. Ed è proprio da qui che nasce l’idea del titolo: supereroi”.
La legge n. 38 del 2006 affida al Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia On line” il contrasto a questo crimine. L’obiettivo principale del Centro è la difesa dei ragazzi sul web, mediante servizi di monitoraggio per la ricerca di spazi clandestini online nei quali si offrono filmati e immagini di minori abusati. Il continuo monitoraggio è mirato a scoprire siti e dinamiche potenzialmente fonti di pericolo per i giovani che utilizzano la rete.
Nel 2023 la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica ha analizzato oltre 28mila spazi web. Di questi 2.739 sono stati inseriti in black list e oscurati in quanto avevano al proprio interno contenuti pedopornografici.
Andrea Pranovi