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Luoghi di culto in dialogo sul territorio. Iniziative condivise per la comunità

Oggi mercoledì 15 gennaio 2020 in Aula Nuova Bonaiuti presso il dipartimento di Lettere e Filosofia è stato possibile assistere ad un dibattito su quello che è uno dei temi odierni più sentiti ovvero il dialogo interreligioso e in particolare quelle che sono le iniziative per la comunità e per il territorio.

All’incontro hanno partecipato IMAM MOHAMED BEN MOHAMED(Associazione Culturale Islamica in Italia Moschea Al-Huda, quartiere Centocelle )e PASTORE HERBERT ANDERS (Chiesa evangelica battista, quartiere Alessandrino).

Sentiamo spesso parlare di Islam e religione islamica tuttavia quest ultima viene  dipinta male, rappresentata oggi come una  religione violenta, ma al contrario di questo, questa religione spinge al dialogo basandosi sui fondamenti del Corano nel quale Dio ha onorato l’essere umano in assoluto. Dio ha chiamato tutti gli esseri umani alla conoscenza reciproca. L’Islam ha riconosciuto la diversità sotto ogni aspetto e la libertà; pertanto il dialogo deve avvenire nel miglior modo possibile ed è un compito fondamentale dove tutti a prescindere dalle loro diversità devono cercare il dialogo, poichè tutti fratelli.

Il dialogo non è un lusso ma è un dovere, una necessità per eliminare lo scontro“-IMAM MOHAMED BEN MOHAMED.

L’umanità vive grandi problemi e le religioni hanno il compito di avvicinare le persone e di promulgare la pace invece vengono frequentemente utilizzate come pretesto per seminare guerra, terrore e divisione.

In modo dettagliato ci si è poi soffermati per parlare dell’ Associazione Culturale Islamica in Italia Moschea Al-Huda, quartiere Centocelle fondata nel 94 che ha come obiettivo il ruolo di servire la comunità musulmana e di favorire il dialogo e l’inserimento nella comunità. L’ Associazione ha preso parte a numerosi eventi e ha collaborato con molte altre associazioni presenti sul territorio e realtà parrocchiali come la Chiesa di San Felice di Centocelle e la Comunità di Sant Egidio per  incoraggiare le persone a rafforzare la fiducia e i legami per il bene comune.

Ragioni per insistere sul dialogo si evincono anche dalla Bibbia in particolare nella Genesi al momento della creazione dove si dimostra che l’ uomo era soddisfatto e felice solo dopo che Dio gli aveva donato un suo simile. Questo ci dimostra che si ha bisogno dell’ altro,  un bisogno che parte da una piena consapevolezza di una mancanza che ci spinge alla ricerca del prossimo che interviene nelle mancanze.

Le religioni sono spesso  state in conflitto a causa  dell desiderio di  prevalenza dell’una sull’altra basandosi su un principio di assolutezza della propria religione escludendo l’altro. Tuttavia la verità diventa assoluta solo nell’integrazione della diversità. 

Nella diversità si trova la ricchezza“-PASTORE HERBERT ANDERS.

Una presentazione inoltre della Chiesa evangelica battista, quartiere Alessandrino ha concluso l’intervento del pastore. La Chiesa evangelica battista nasce come orfanotrofio nel 1923 per raccogliere gli orfani della grande guerra, l’edificio è stato poi integrato e sostituito da una casa di riposo. Oggi gli spazi sono stati ampliati e condivisi con altre chiese. Offrono anche opere diaconali per il quartiere ad esempio il doposcuola per i migranti e uno sportello di ascolto psicologico gratuito. Si adoperano per la sostenibilità prendendo parte al progetto di ecocomunità.

La seconda parte del dibattito si è articolata con domande  e spunti di riflessioni varie sulla tematica.

Il dialogo interreligioso è importante per avvicinare le comunità e per far conoscere la varie religioni . Oltre alle iniziative bisogna trasmettere questi valori  alla comunità per metterli in pratica  affinchè si creino rapporti  di vicinanza, sostegno e rispetto reciproco. 

Quello che dai è tuo per sempre, quello che non dai è perduto per sempre“. – Corano