Francesco Guccini annuncia il suo ritiro dalla scena musicale. Il Carpi Summer Festival del 26 giugno sarà l’ultima occasione che lo vedrà parlare su un palco. In realtà Guccini aveva deciso di non fare più concerti dal 2012, anno della pubblicazione del suo ultimo disco “L’ultima Thule”. Le uniche eccezioni sono state la partecipazione al “Concerto per l’Emilia”, il concerto di beneficenza organizzato dai Nomadi per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia, e la raccolta assemblata da Universal nel 2015 “Se io avessi previsto tutto questo. La strada, gli amici, le canzoni”.
In questi ultimi anni Guccini ha continuato a salire su diversi palchi ma non per suonare: solo per raccontare se stesso e rispondere alle domande dei giornalisti. Il cantautore ha anche rivelato la pubblicazione di un suo libro giallo in autunno. «La chitarra è in un angolo della casa e non si sposta dai tempi dell’ultimo disco. Ho provato qualche volta con gli amici ma non ci riesco più. Non ho più i calli sulle dita. Mi fa subito male. […] Mi siedo al computer tutti i giorni e scrivo. Ho appena finito un giallo che uscirà in autunno».
Guccini immagina questa sua ultima apparizione sul palco del Carpi Summer Festival come le altre, in un clima di tranquillità. Nessuna commozione, la decisione è presa, nessun rimpianto. Il cantante faceva da tempo fatica a portare avanti questa vita. Non aveva più la forza di stare in piedi per due ore e mezza e di reggere alla tensione a causa dell’età: questa risoluzione è stata un sollievo. L’incontro con i musicisti e gli amici, le barzellette, le battute e le cene saranno la sua unica nostalgia. Nel frattempo si riscopre scrittore. Il computer è l’unico amico tecnologico che possiede, perfetto per il lento sviluppo della pagina e il taglia e incolla. Niente cellulare e ancora niente patente.
Il compositore italiano dichiara circa la sua carriera: «I cantautori sono stati le voci più interessanti di questi anni. Hanno fatto cose importanti. E anche io, al di là della mitologia, credo di aver fatto cose buone. Un’amica che lavora all’ università di Ginevra sta facendo una critica letteraria delle mie canzoni e ogni tanto le dico “ma sei sicura che ho fatto tutte quelle cose che dici?”».
L’ultima Thule – album completo
Alessandra Verna