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“Maria Callas in scena: Gli anni alla Scala” in mostra fino al 31 gennaio

Fino al 31 gennaio la “Scala” di Milano ricorda Maria Callas, artista affermata e soprano statunitense, in occasione del quarantesimo anniversario dalla sua scomparsa. La mostra “Maria Callas in scena – Gli anni alla Scala” è incentrata sia sulla vita della diva sia sui costumi indossati nelle sue opere.

“La Callas” contribuì alla riscoperta del repertorio italiano della prima metà dell’Ottocento, rielaborando i lavori di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti (compositori italiani) in chiave drammatica. Venne in Italia grazie a Giovanni Zenatello, direttore artistico dell’Arena di Verona, giunto in America per ingaggiare nuove voci per “La Gioconda”, dove collaborò anche Tullio Serafin. Esordì al “Festival lirico areniano” e successivamente al “Gran Teatro La Fenice” di Venezia.
Lei si esibì alla “Scala” dal 1950 al 1961, migliorando la sua formazione milanese grazie alla collaborazione di vari artisti, tra cui: Nicola Benois scenografo, pittore e disegnatore russo, Tullio Serafin direttore d’orchestra italiano e Franco Zeffirelli regista, sceneggiatore e politico italiano.

“Il giorno che lei non canterà più, lascerà dietro di sé il mito”, scrisse Montale. Questo è quello che la mostra vuole far trasparire, il Mito di una donna definita “la più famosa soprano del mondo”. L’evento si apre con la proiezione di un documentario in cui è rappresentato l’arrivo dell’artista a Milano. Successivamente si possono ammirare alcuni dei costumi “scaligeri” indossati dalla diva in quegli anni, tra cui “La vestale” creato da Piero Zuffi ed il costume disegnato dal pittore Salvatore Fiume per “Medea”. Sono in esposizione anche una serie di monili indossati per l’opera “La Traviata”.

I biglietti per l’ingresso al Museo Teatrale alla Scala (intero 9 euro, ridotto 6 euro, minori di 12 anni e disabili gratis) consentono l’accesso gratuito alla mostra.

Sabina Marchetti