RadioSapienza e Cinemonitor alla Festa di Roma con Alice nella Città
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma si è tenuta il 19 ottobre la Masterclass con il produttore cinematografico e televisivo Tarak Ben Ammar, parte di una serie di incontri con rilevanti personalità del mondo del cinema, della cultura e della società alla ventunesima edizione di Alice nella Città (sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni) in programma dal 18 al 29 ottobre 2023.
A moderare l’incontro e l’interlocuzione tra il produttore e i giovani presenti in sala i due direttori di Alice nella Città Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.
La masterclass si è concentrata, attraverso l’esperienza e il racconto di una vita dedicata a questo mondo e a questa professione di Ben Ammar, sui motivi e i criteri per i quali si decide di produrre o non produrre un film o un cortometraggio che può diventare successivamente un film.
Alice nella città, Masterclass con il produttore cinematografico e televisivo Tarak Ben Ammar
Il tema del cortometraggio è stato al centro del dibattito della giornata, infatti è così importante nel contesto cinematografico che quando un regista propone un film a un produttore deve saper vendere la storia che vuole raccontare in pochissimo tempo e un buon mezzo per farlo è proprio il cortometraggio, che comunque deve vivere anche di vita propria. Allo stesso tempo però possono esserci registi che sanno vendere le storie ma che poi non risultano essere buoni registi.
Secondo Tarak Ben Ammar, pur non essendoci regole precise per scegliere se produrre una certa storia o no, bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti come la passione del regista che racconta, cosa riesce a trasmetterti la storia e se è una buona sceneggiatura/screenplay, che in pochi purtroppo leggono.
“Non basta una bella idea, bisogna pensare a chi deve vedere il film. Ci vuole coraggio, fortuna e grinta. Riceverete più no che sì. La curiosità è la prima cosa che deve esserci sempre perché un incontro di pochi minuti ti può cambiare la vita”, ha affermato Ammar.
Gli incontri importanti nella vita di Ben Ammar sono stati moltissimi, dal primo con Rossellini a Fiumicino, passando per quello con George Lucas fino quando Michael Jackson gli ha chiesto, dopo averlo conosciuto nell’estate del 1996 a Cannes, di prendersi cura di lui e fargli da manager.
Durante la masterclass è stata annunciata da lui stesso la volontà di aprire una scuola di cinema in Italia, in particolare a Roma, con nuovi studi di posa vicini alla scuola. Nella capitale infatti non ci sono teatri di posa vicini alle scuole, che permetterebbero di poter formarsi nel modo più pratico, studiando e lavorando in contemporanea. La nuova scuola secondo lui dovrebbe insegnare i mestieri del cinema, così da poter capire subito cosa si vuole fare.
“Un paese senza cultura è un paese di consumatori, se siamo solo consumatori la cultura morirà”.
In seguito sono stati trattati temi decisamente attuali come quello del futuro delle sale di fronte all’avanzare dei colossi dello streaming e quello dell’Intelligenza Artificiale.
L’emozione umana non può essere riprodotta dall’IA, ma si possono usare le nuove tecnologie per migliorare la qualità dei prodotti in diversi modi. In ogni caso va sempre specificato quando e come si è usata la tecnologia.
Bisogna dare il tempo agli autori di scrivere perché il tempo è la chiave, e se da una parte è importante chiedersi cosa il pubblico vuole vedere al cinema, questo stesso pubblico va indirizzato verso la qualità. Non tutti devono fare cinema, che non è un mestiere per chiunque.
“Il cinema è sia un’arte che un’industria ed è difficile trovare l’equilibrio”.
Paolo Santoro