Nella giornata di Giovedì 6 Marzo 2025 presso la Scuola Superiore di Studi Avanzati dell’Università “La Sapienza” di Roma, si è svolto il seminario, tenuto dal Dottor Enrico Lugli, Responsabile del Laboratorio di Immunologia Traslazionale e del Flow Cytometry Core dell’ospedale di ricerca Humanitas, dal titolo “Metabolic control of anti-tumor T-cell immunity”.
Prima di parlare dell’incontro e delle scoperte fatte dal Dottor Lugli e dai suoi ricercatori, mi sembra doveroso fare una piccola introduzione sulla branchia della medicina che viene da loro affrontata e della quale hanno fatto la loro vita e la loro carriera.
La medicina Traslazionale, è la medicina che permette di trasformare le scoperte scientifiche provenienti dagli studi di laboratorio, clinici o di popolazione in nuovi strumenti clinici e applicazioni che migliorano la salute umana riducendo l’incidenza, la morbilità e mortalità delle malattie. Il Flow Cytometry Core o citometria a flusso, invece, è una tecnica di laboratorio in ambito biomedico che utilizza un fascio di luce laser per la rilevazione, il conteggio, la caratterizzazione e, utilizzando strumenti avanzati, la separazione di cellule.
L’incontro, aveva come obiettivo quello di svolgere un’ importante aggiornamento scientifico per ricercatori e medici, offrendo importanti approfondimenti su un tema fondamentale per lo sviluppo di terapie immunologiche avanzate: il Controllo metabolico dell’immunità delle cellule T antitumorali.
Lugli durante il convegno ha illustrato e spiegato le scoperte che lui e il suo team di ricerca hanno compiuto in relazione alle cellule antitumorali. Dai loro studi sembrerebbe che un’aggiunta di una quantità specifica di sale potrebbe avere un’utilità inaspettata nella preparazione delle terapie cellulari contro il cancro. A quanto pare una singola aggiunta di NaCl, ovvero di Cloruro di Sodio (Sale), alle cellule coltivate in laboratorio è in grado di risvegliare le cellule stesse, aumentandone l’azione anti-tumorale. Gli esperimenti si sono concentrati sull’utilizzo di NaCl nella fase di preparazione delle cellule T, ovvero delle cellule dell’immunità adattativa responsabili della protezione verso le infezioni ad opera dei microbi intracellulari (tra le cellule), prima della loro infusione. I ricercatori hanno in particolare dimostrato che questo trattamento preparatorio è in grado di prevenire l’esaurimento delle cellule una volta trapiantate, probabilmente attraverso l’azione di uno dei due ioni che compongono il sale: il sodio (Na).
La scoperta racconta di una possibilità di aumentare l’azione anti-tumorale dei linfociti, favorendone il metabolismo di NaCl e ci permette di chiarire il ruolo del metabolismo nel riprogrammare il sistema immunitario, ed oltre a ciò, indica una strategia innovativa e sostenibile per potenziare le immunoterapie cellulari.
L’evento si è concluso con numerosi interventi da parte dell’equipe medica e dei ricercatori che presenziavano, un incontro che ha fruttato grande successo fra la platea ospitante, un modo per incrementare informazioni, conoscere nuovi studi e accrescere le proprie conoscenze in un ambito medico molto delicato, che sta a cuore delle persone e che nel tempo sta sempre più cercando di trovare soluzioni e prevenzioni a mali terribili.