La magistrale regia di Damiano Michieletto e alla direzione del maestro Daniele Gatti sul podio del Teatro dell’Opera di Roma hanno inaugurato ieri la stagione lirica 2017-2018 con ‘La Damnation de Faust’ di Hector Berlioz.
La “leggenda drammatica in quattro atti”, come la definì lo stesso Berlioz che non l’aveva concepita per essere rappresentata in forma scenica, non era un caso mancasse dal Costanzi da oltre 60 anni, sin dalla versione diretta da Franco Capuana con la regia di Herbert Graf. La sua struttura composta da blocchi cronologicamente staccati, che spesso vengono rappresentati separatamente in concerto e la regia con il complesso impianto scenico – che implica la presenza stabile del coro nella parte alta della scena – hanno rappresentato una sfida sia per gli artisti che per gli spettatori. Un’opera rappresentata come un racconto a episodi in un continuum ad alto tasso drammatico, in cui tutto è simbolico in scena e i personaggi non sono nettamente delineati come nel melodramma. Ispirato al capolavoro del Faust di Goethe, riprendendo alcune linee stilistiche e linguistiche dalla traduzione di Gerard de Nerval, l’uomo che scende a patti con il diavolo fino a sacrificare la propria anima, pur di possedere i segreti della natura, si incarna sul palco del Costanzi in un inquieto adolescente.
Ospiti della serata d’apertura, accolti dalla sindaca Virginia Raggi e da Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, c’erano i ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan, della Cultura Dario Franceschini, della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.
Coprodotta con il Regio di Torino e il Palau de Les Arts Reina Sofia di Valencia, la messa in scena ha un cast unico: Pavel Černoch nei panni di Faust, Alex Esposito in quelli di Mefistofele, Veronica Simeoni come Marguerite e Goran Jurić dà voce al personaggio di Branden.
Dopo la prima, l’opera rimarrà in scena per cinque repliche in date: giovedì 14 (ore 20), domenica 17 (ore 16.30), martedì 19 (ore 20), giovedì 21 (ore 20) e sabato 23 dicembre (ore 18).
Federica Tuseo