“Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici”, così cita l’Articolo 27.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.
Ad oggi, all’attivo di questo processo, contiamo l’istituzione, nel 2007, della Giornata Nazionale del Braille, che si celebra il 21 febbraio, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco.
L’accessibilità è un tema tanto delicato e complesso quanto fondamentale, tanto più quando si tratta del diritto di poter usufruire tutti alla stessa maniera di un patrimonio artistico e culturale. Nella giornata del 21 febbraio, quindi, si celebra l’accesso all’arte e alla lettura del pubblico vedente e non vedente.
Ed è proprio quello di annullare le barriere fisiche e gli ostacoli psicologici l’obiettivo della mostra “Sensi Unici”, inaugurata a novembre 2016 a Roma, e che avrà termine questo fine settimana.
L’esibizione, a cura del Laboratorio d’arte del Palazzo delle Esposizioni in collaborazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi Onlus, racconta una realtà che troppo spesso rimane in ombra e che, oltre a non vedere, non è vista.
All’interno della sede della mostra viene presentata una selezione di libri e opere tattili e anche uno speciale allestimento di tavole materiche e operative: questo permette di coinvolgere tutti i pubblici, indistintamente, nell’esperienza della lettura aptica, creando un’importante momento di interazione.
I libri tattili esistono da sempre e l’Istituto dei Ciechi di Milano vanta infatti una collezione lunga sessant’anni, ma l’editoria tattile esce dai confini dell’amatorialità, entrando in una dimensione più strutturata a partire dal 2004, quando viene distribuita una collana in 10 paesi europei grazie al Progetto Tactus promosso dalla Fondazione Pro Ciechi.
Non può mancare, quindi,all’interno dell’esposizione, una parte dedicata alla storia: vengono presentate le materie prime del libro – la carta, la stoffa, il filo – per poi scivolare nella vera e propria composizione dell’oggetto. Vengono raccontati i grandi maestri, ognuno indissolubilmente legato alle proprie creazioni. E’ così che troviamo I Pre-libri di Bruno Munari, l’eleganza su carta di Katsumi Komagata, i libri cuciti di Maria Lai. Non solo storia ma anche giovani artisti, come alcuni vincitori del Concorso Internazionale Typhlo & Tactus e del Concorso Nazionale di editoria tattile Tocca a te!, e autori affermati come mauro Bellei e Mauro L. Evangelista.
Nel programma della mostra, proprio nella giornata di oggi, 21 febbraio, erano presenti eventi speciali come “Punti di vista – Tavola rotonda sull’accessibilità all’arte e alla lettura”, e altri laboratori scolastici e anche corsi di formazione per insegnanti, studenti, e non solo.
Le opere realizzate per l’evento andranno poi a far parte della mostra itinerante “A spasso con le dita” che dal 2010 attraversa l’Italia per promuovere il libro tattile su tutto il territorio nazionale.
Giulia Baldino