Come di consuetudine, anche quest’anno la Nuvola ha aperto le sue porte per la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria. Infatti, dal 7 all’11 dicembre il Centro Congressi romano a opera dell’architetto Massimiliano Fuksas ha ospitato l’evento Più Libri Più Liberi 2022.
Il programma di questa edizione, firmato dalla storica direttrice editoriale Silvia Barbagallo e dalla scrittrice Chiara Valerio, prevedeva oltre 600 eventi, 500 editori e 1300 ospiti. La Fiera è il punto di ritrovo per gli amanti della lettura, per i curiosi e per i viaggiatori. Tema di quest’anno, infatti, sono proprio i fili, rappresentati fin dal manifesto a cura dell’artista Lorenzo Mattotti. “Fili del mare sui quali galleggiamo, racconti in cui perdersi e ritrovarsi”, ma anche quelli che collegano le vecchie e nuove abitudini di lettura online, dalla dimensione nazionale a quella europea, dai formati cartacei all’accessibilità delle forme digitali.
Un’edizione in cui perdersi e ritrovarsi, come afferma lo slogan che gli oltre 100mila presenti hanno potuto confermare, complice anche la partecipazione di numerosi sponsor e promotori. A partire dall’Associazione Italiana Editori, infatti, hanno contribuito alla realizzazione anche il Ministero della Cultura, Roma Culture, TikTok e tanti altri; presente anche lo stand di Lazio YouthCard che, per promuovere la cultura tra gli under 30, ha dato la possibilità di accesso alla Fiera con uno sconto sul prezzo del biglietto.
Le giovani case editrici hanno avuto l’occasione di portare agli occhi del pubblico i propri prodotti. Gli stand, organizzati in lunghe file, hanno conquistato il pubblico tra numerosi titoli, copertine stravaganti, gadget particolari e innovativi, come le custodie in tessuto in cui riporre i libri o le vecchie cassette musicali con i testi dei brani disegnati. L’entusiasmo negli occhi degli esercenti è stato in grado di catturare l’attenzione che ogni tanto poteva sfuggire, complici anche le numerose persone che vi hanno presenziato e la vastità dell’offerta.
Un’edizione da record, quella del 2022, che ha visto un’esplosione fino alla giornata conclusiva con un programma sempre ricchissimo e di variegati interessi.
Il pomeriggio, infatti, è stato aperto dall’evento che ha visto protagonista Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice. Alle ore 14, la Sala rossa dell’Auditorium ha raccolto la sua testimonianza sul periodo trascorso come inviata di guerra in Ucraina. Un monologo emozionante che, seppur durato quasi un’ora, è riuscito a trasportare il pubblico in un contesto afflitto da crisi, esplosioni, povertà e tristezza. I racconti delle vittime della guerra sono stati sapientemente accompagnati da immagini che, alle spalle dell’oratrice, hanno mostrato uno scenario di distruzione e desolazione.
Mannocchi ha raccontato alla platea di essersi chiesta a lungo come poter rendere omaggio a quelle vite, quegli sguardi, a come poter far comprendere la guerra a chi la guerra la vede solo attraverso i media. Un arduo compito che, tuttavia, è riuscito pienamente alla giornalista, la quale non ha avuto alcuna difficoltà nell’esporre quelle visioni e renderle vive. Le parole messe in sequenza hanno dato forma a realtà lontane ma vicinissime, a vite esistenti ma apparentemente dimenticate, alla morte e alle atrocità del conflitto.
Di tutt’altro stampo è stata, invece, la presentazione del libro “Il Vangelo secondo Boris”, scritto da Gianluca Cherubini e Marco Ercole, i quali erano presenti in sala. Partecipazione di impatto sicuramente anche quella del cast del telefilm, ormai affezionatosi ai due scrittori che hanno avuto anche l’occasione di fare una comparsa nella quarta stagione, uscita di recente.
Tanti gli scambi tra i personaggi di Boris 4 e Boris Sollazzo, moderatore che, tra una battuta e l’altra anche sul proprio nome, ha interloquito con il regista Giacomo Ciarrapico e i tanti attori, tra cui Pietro Sermonti (nei panni di Stanis La Rochelle), Caterina Guzzanti (Arianna Dell’Arti), e Valerio Aprea (uno dei tre sceneggiatori).
L’orario della merenda è stato accompagnato da Diego Bianchi, in arte “Zoro”, autore del programma d’inchiesta Propaganda Live. Insieme alla scrittrice Chiara Valerio che lo ha intervistato, è nato un botta e risposta su politica e fazioni, migrazioni, argomenti di cronaca, tutto accompagnato sempre da quell’ironia e fluenza di linguaggio che contraddistingue i due. Inoltre, Zoro ha mostrato anche un reportage da lui realizzato a bordo della Geo Barents di Medici Senza Frontiere: immagini e testimonianze esclusive – come quella degli sbarchi selettivi – già mostrate di recente nel programma, tuttavia sempre attuali.
Tra gli ultimi incontri della giornata, quello con Michele Rech, noto ai più come Zerocalcare, è stato sicuramente il più seguito. Una lunga coda che portava verso le porte del fumettista per Bao Publishing che ha presentato la sua ultima fatica “No Sleep Till Shengal”. In un dialogo confidenziale con l’amico e collega Giacomo Bevilacqua (anch’egli fumettista), Zerocalcare ha inoltre raccontato dei suoi esordi, dalle zone di periferia romana fino al suo successo che lo ha visto arrivare alla produzione di una serie unica nel suo genere, targata Netflix.
Cinque giorni di emozioni, scoperte ed esplorazioni, in un ambiente unico e magico: come sempre, Più Libri Più Liberi si conferma l’evento da attendere ogni anno per poter catturare l’essenza dell’attualità, di mondi vicini, lontani e immaginari, della bellezza che la cultura può sprigionare in ogni suo genere d’applicazione.