Nella giornata di martedì 3 dicembre, presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, si è svolto l’incontro “Romania – Italia. Intrecci d’arte tra storia e cultura”, in cui sono stati presentati i volumi “Samuel von Brukenthal e la collezione di arte italiana in Hermannstadt Sibiu” di Doina Ene e “Una visione dell’apocalisse” di Edmond Neagoe, per celebrare la Giornata nazionale della Romania del 1° dicembre attraverso il patrimonio culturale italo-romeno.
L’evento ha ricevuto il patrocinio dal comune di Roma Capitale, dalla Regione Lazio, dall’Ambasciata di Romania nella Repubblica italiana, dall’Accademia di Romania In Roma, dall’Istituto Romeno di cultura e ricerca umanistica di Venezia, dal Muzeul National Brukenthal e da Rediviva edizioni.
L’iniziativa è stata un’occasione per mettere in luce il patrimonio culturale storico-artistico e letterario romeno tramite la presentazione di due volumi: “Samuel von Brukenthal e la collezione di arte italiana in Hermannstadt Sibiu” di Doina Ene e “Una visione dell’apocalisse” di Edmond Neagoe.
La consigliere degli Affari politici dell’Ambasciata di Romania in Italia, Raluca Eclemea Popescu, ha sottolinea di essere “orata di festeggiare la festa nazionale della Romania. Sono orgogliosa che la nostra grande comunità fa tanto e che si unisce alle iniziative comuni, facendo vedere che in più di 30 anni di migrazioni romeni in Italia non siamo indifferenti alle iniziative locali e ognuno di noi fa la propria parte per parlare del nostro paese”.
In questo, l’associazione di carattere socio-culturale Politeia si pone come un attore illustre, avente come obiettivo quello di promuovere, sviluppare, diffondere e contribuire in modo attivo alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei valori culturali europei.
Ad intervenire è stata anche la direttrice dell’edizioni Rediviva Violetta Popescu, che ha sottolineato l’importanza di creare una memoria collettiva, come quella preservata dal Museo Brukenthal. “Mi auguro di vedere più progetti della nostra società che portano il potenziale dei romeni che vivono in Italia, soprattutto delle seconde generazioni. Politeia contribuisce ad essere un tramite essenziale per un dialogo inter-culturale”.
Di questo scambio e dialogo è un esempio Hariclea Darclée, nome d’arte di Hariclea Haricli, soprano rumeno, nota in particolare per essere stata la prima interprete di Tosca. Darclée è conosciuta anche come la diva che incontrò Puccini, alla cui fama è stata dedicata una sezione nella mostra storica su Puccini a cura del teatro La Scala.
In seguito, Alexandru Chituta, direttore generale Museo Nazionale Samuel von Brukenthal di Sibiu, ha introdotto il patrimonio del barone von Brukenthal custodito al museo: da Alessandro Magnasco a Sandro Botticelli, fino alle opere di Paolo Veronese e Antonello da Messina. “Il barone Samuel von Brukenthal arriva in Italia insieme alla pittura italiana. Il museo è considerato tra i più importanti d’Europa, in quanto custodisce alcune delle opere più prestigiose dell’arte fiamminga europea”.
Il libro di Doina Ene “Samuel von Brukenthal e la collezione di arte italiana in Hermannstadt Sibiu“, a sua volta, cerca di raccontare proprio questo: l’arte fiamminga europea tramite le opere più prestigiose della collezione del barone come quelle di Jan Van Eyck, del quale il museo custodisce ben 20 opere tra le 26 esistenti, ma anche quelle del pittore Hans von Aachen o di Pieter Brueghel il Giovane, con un focus particolare su pittori italiani come Paolo Veronese con la Testa di bambino; o Roberto longhi (uno dei più grande storici e critico d’arte d’Italia e del mondo), Antonello da Messina con il Crocefisso e Lorenzo Lotto con San Girolamo penitente.
Alla presentazione dell’autrice si aggiunge il commento di Paolo Cova, dell’Alma mater studiorum – Università degli studi di Bologna. “Chi fa ricerca deve anche saperla raccontare e avere una varietà di approcci negli studi. I nomi snocciolati sono i nomi capitali in Italia. È chiara la dialettica ed è chiaro come Sibiu conservi tra i capolavori italiani come quelli di Alessandro Magnasco”.
Infine, a chiudere il viaggio attraverso la cultura e la storia romena sono state le letture in italiano e in rumeno di uno dei più importanti poeti romeni Edmond Neagoe, tratte dal suo libro “Una visione dell’apocalisse”.
Premio Aretè 2024
L’evento, giunto ormai alla sua terza edizione, è un’occasione per premiare e celebrare i membri della comunità romena che si sono distinti nei campi della cultura, della scienza e della società.
SEZIONE ADULTI
Mihaela Gavrila, professoressa della Sapienza Università di Roma e rinomata figura nell’ambito accademico per le sue pubblicazioni e la partecipazione a numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei.
Daniela Elena Neagu, rappresentate legale di Costruzioni Generali SRL, un’azienda edile di opere a 360° operativa dal 2018 situata nel comune di Solaro.
Galina Sava, è titolare dello Studio Commercialista Galina Sava dove insieme a un gruppo di consulenti offre consulenza Fiscale e legale.
SEZIONE GIOVANI
Giorgia Beniamin Salib
Alexandra Ana-Maria Agiurgiuculese
Diego Raita
Infine, a ricevere il premio è stato anche Bruno Mazzoni, noto romenista e traduttore di due prestigiosi protagonisti della letteratura romena contemporanea: Ana Blandiana e Mircea Cărtărescu.