La facoltà di Giurisprudenza dell’ Università la Sapienza ha avuto, anche quest’ anno, illustri ospiti del mondo accademico giuridico. Il 27 giugno è stato il turno del Prof Guido Alpa, (Presidente del Consiglio Nazionale Forense dal 2004 al 2015. Nominato Professore Emerito nel 2009, Ha insegnato diritto civile alla Sapienza, alla Luiss e Università telematica UNITELMA, autore presso la Fondazione Luigi Einaudi)che ha presentato la sua opera letteraria, frutto di una vita di studi, intitolata “Solidarietà, un principio normativo”, edizioni “Il Mulino, 2022”.
La presentazione del libro ha visto la partecipazione della Facoltà di Giurisprudenza, del Dipartimento di Scienze Giuridiche e del Dottorato in Autonomia Privata, Impresa e Tutela dei Diritti dell’ Ateneo.
Il convegno si è svolto nell’ aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza ed è stato preceduto dai saluti istituzionali del Prof Diliberto, Preside di Facoltà, in forma registrata.
Alla presenza dei partecipanti, la cattedra dei commentatori del libro, i quali hanno esposto i caratteri salienti dell’ opera:
Il Prof Aurelio Gentili, (ordinario di istituzioni di diritto privato presso l’Università degli Studi Roma Tre e Coordinatore del Master di II livello “Il contratto nel diritto europeo” dell’Università Roma Tre – Facoltà di Giurisprudenza) ha svolto il ruolo di moderatore introducendo gli interventi dei commentatori del libro, ribadendo, nel suo discorso introduttivo il principio consolidato nel diritto civile sull’impegno solidaristico che trova il “suo limite precipuo unicamente nell’interesse proprio del soggetto, tenuto, pertanto, al compimento di tutti gli atti giuridici e/o materiali che si rendano necessari alla salvaguardia dell’interesse della controparte” ma, pur sempre, “nella misura in cui essi non comportino un apprezzabile sacrificio a suo carico” (Cass. civ., sez. III, 30 luglio 2004, n. 14605).
Sono seguiti gli interventi del prof:
Prof. Alessandro Somma, (Professore di Diritto Comparato presso l’ Università la Sapienza):
Solidarietà come principio dei diritti in chiave emancipatoria: non solo per l’ esigenza tipica del 900, ma anche per favorire il riconoscimento e alimentare la partecipazione. Alpa ha messo bene in evidenza la ricostruzione storica, dal socialismo giuridico, alla ricostruzione del suo ruolo nei padri della sociologia, alla dottrina sociale della Chiesa con riferimento all’ enciclica Rerum Novarum di ispirazione marxista, che prevede quella misura necessaria e sufficente di inclusione nell’ ordine proprietario che consente di prevedere il tentativo del suo superamento. L’ utilizzo in chiave normativa della Solidarietà, accompagna la nascita dello Stato sociale. Come si sa lo Stato sociale nasce nel nord europa con il fallimento della legge sulla repressione della socialdemocrazia (1878), per riprodurre meccanismi economici ridistributivi, per contrastare l’ordine proprietario e ridurre le conflittualià sociali. Gli Stati Uniti nella loro raccolta di sentenze, ammettono minimi salariari per i lavoratori, ma con l’ intervento dello Stato sociale per la perquazione erariale della tasse. La parte del libro di Guido Alpa dedicata alla Costituzione del secondo dopoguerra e alle nuove Costituzioni è una riflessione su come si cerca nella costruzione del principio normativo, la assistenza sociale come contropartita alla rinuncia alla lotta politica, il riconscimento dei diritti sociali significa presidiare una forma di assistenza che abbia come finalità unica l’ emancipazione del titolare del diritto, cioè la possibilità di condurre una vita secondo i propri progetti, oppure una vita secondo il diritto di essere se stessi. Il recupero di una democrazia economica, oltre ad una democrazia politica, appartiene alla riflessione del movimento dei lavoratori e del movimento sindacale tedesco del primo ‘900. Se c’ è debolezza sociale questa deve essere contrastata con la forza politica, nel riconoscere diritti per redistribuire le armi del conflitto sociale in relazioni che sono tipicamente relazioni economiche, nel rispetto del principio di parità sostanziale.
Il Prof. Paolo Ridola, (Professore di Diritto Pubblico Comprato, dipartimento di scienze Giuridiche): Un libro che si legge con grandissimo interesse, viene subito in mente il parallelo con l’ opera del maestro Stefano Rodotà, dall’ utopia necessaria alla ricerca del principio normativo, un itinerario che Alpa ricostruisce in uno scenario molto ampio; il libro delinea una estrema varietà di attori di questo itinerario, dalle Costituzioni Nazionali al diritto dell’ Unione Europea. La solidarietà è il punto di osservazione per ricostruire da vicino trasformazioni profonde del Costituzionalismo. Qui è stato già ampiamente approfondito lo scenario storico, all’ origine della moderna sociologia novecentesca. Da questo punto di vista la solidarietà non resta imprigionata nei doveri, ma plasma il sistema dei diritti fondamentali, dai diritti politici, ai diritti sociali, ai diritti della sfera identitaria. Nel libro emergono altri profili che hanno ispirato per tanti anni il magistero scientifico di Guido Alpa, la grande attenzione del civilista al quadro dei principi costituzionali. Il tema della rilessione del legame tra Costituzione e diritto privato è sempre al centro dell’ opera di Guido Alpa anche negli aspetti più risalenti (lo status, la capacità, la persona). Noto che il rapporto tra costituzione e diritto privato, nella visione di Guido Alpa, è un rapporto di inferenza reciproca, di integrazione materiale, ancora non risolto sul piano formale della gerarchia delle fonti. C’ è una grande attenzione di Alpa agli sviluppi della Costituzione Economica e delle clausole costituzionali giustificative dell’ intervento pubblico in funzione di riequilibrio delle diseguaglianze, così come ancora alla Costituzione Economica si riconduce il grosso tema che scorre come un filo rosso nel volume di Alpa nel gestire l’ efficacia dei diritti fondamentali tra soggetti privati. Come si legge a pagina 228 del libro “riportare le regole del diritto privato alle regole dell’ economia ha il pregio di sottrarre il sistema a fughe collettivistiche o a interventi troppo limitativi da parte dello Stato. Ma c’ è di più, la sensibilità privatistica al quadro dei principi costituzionali acquista, in queste pagine, una particolare profondità: nel diritto dell’ Unione Europea questo profilo si coglie con una particolare intensità. Nel libro c’è una attenzione molto forte dell’ autore, spesso in modo critico, alla Giurisprudenza della Corte di Giustizia. Solidarietà non è soltanto un principio politico ma anche un principio normativo, dal contenuto deontologico.
La Prof. Luisa Avitabile, (Ordinaria della cattedra di Filosofia del Diritto, presso la Facoltà di Giurisprudenza) ha esposto, in dettaglio, l’evoluzione storica del principio di solidarietà in ambito femminile, partendo dalle origini medioevali del principio.
La Prof. Laura Moscati (Direttore della Scuola dottorale in Scienze Giuridiche e coordinatore del dottorato di ricerca in Autonomia privata, impresa, lavoro e tutela dei diritti) ha ripercorso le tappe precedenti della esposizione del principio presso la facoltà:
Abbiamo presentato, proprio in quest’ aula, il fortunato volume “il diritto di essere se stessi”
Oggi presentiamo il volume sulla “Solidarietà, un principio normativo”, un’ opera assolutamente originale, che si legge di’ un fiato, per la sua chiarezza e linea espositiva, dal linguaggio elegante, nell’ appasionante scoperta del nuovo. Originale perchè costruisce, nel suo complesso, alla luce del principio normativo, l’ articolato declinarsi dei diversi aspetti filosofici e sociologici che nel tempo hanno scandito il concetto di solidarietà, come un fiume carsico, secondo l’ efficace definizione dell’ autore.
Il concetto di solidarietà presenta una maturazione degli studi, soprattutto dal punto di vista pubblicistico, negli studi francesi. Il libro di Alpa colma indubbiamente una lacuna nella prospettiva diacronica e sincronica al contempo ricostruendo il principio alle sue radici in un crocevia di saperi in ambiti disciplinari diversi. Da valore e principio di significato filosofico morale si trasforma in valore di principio di contenuto filosofico giuridico. Un’ analisi storico comparativa domina il libro del prof. Alpa, che si muove con maestria anche nella tradizione del common law, anche con riguardo al mondo inglese.
Attraverso un’ analisi sintetica del libro, passando dalla ricostruzione storica dei principi, dall’ epoca fascista al dopoguerra, arriva ai due capitoli finali, di diritto privato, anticipato dalle pagine del socialismo, e da una linea ideale, è condotto sulla ricostruzione giurisprudenziale della nostra Corte Costituzionale, di quella della Giustizia Europea, oltre che sui dettati normativi delle Costituzioni del dopoguerra, sottolineando l’ importanza dell’ opera del Prof. Alpa nella ricostruzione delle radici della solidarietà e nella individuazione dei percorsi successivi, infatti le costituzioni del dopoguerra, e oggi dell’ Unione Europea, sono state capaci di recuperare e di ampliare quei valori teorici e normativi che avevano caratterizzato il percorso precedente interrotto dai regimi totalitari, e gli assicura un valore fondante alla Solidarietà con riferimento ai lavori dell’ Assemblea Costituente ed al rinnovato concetto di fraternitè che permea la Costituzione Francese del 1946
Infine, il Prof Alpa Ha ringraziato i presenti che hanno seguito il seminario: Ho molto insistito sul principio di solidarietà come un principio normativo perchè nella letteratura tedesca francese e inglese degli ultimi anni si è raccolta su questo principio in particolare sul rapporto fra solidarietà e le fonti europee comunitarie. Facendo un confronto tra Costituzioni emerge con grande evidenza che si tratta di principi comuni, e come tali, vincolanti. Mi ha stupito molto vedendo come viene applicato il principio di solidarietà nella Giurisprudenza recente, con riferimento alla solidarietà corporativa, che non ha riferimento, né connessione con l’ interpretazione attuale, tra l’ altro costituzionalmente orientata. L’ Unione Europea si è concentrata sulla solidarietà come bilancio nel confronto sociale, ma in realtà nelle disposizioni della carta dei diritti emerge un concetto di solidarietà molto più ampio, che invece è stato tendenzialmente messo da parte. Ha poi concluso l’ intervento puntualizzando alcuni concetti in relazione agli interventi dei presenti, commentatori dell’ opera, e ribadendo, nelle conclusioni, la necessità di una visione più ampia della Solidarietà in relazione al contesto Europeo ed al liberismo economico.
Ci auguriamo di avere ospiti illustri anche nel nuovo anno accademico, nell’ intento di dare risalto all’ aspetto altamente qualitativo della formazione universitaria del nostro Ateneo
Corrado Gentili