Cinegustologia e il media entertainment è il nuovo libro del professor Marco Lombardi, che ha fornito nuove chiavi interpretative ai settori cinematografico, letterario, gastronomico e giornalistico. Il volume è stato presentato giovedì scorso presso la libreria Eli di Roma.
La Cinegustologia fondandosi su un «ipermetodo associativo e non matematico», arriva a decostruire tutte le strutture classiche della semiotica. Apre le porte ad una libertà – sfociata quasi nell’anarchia – che permette di tirar fuori e lasciare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni. Entrano in gioco «le categorie sensoriale che sono la chiave per leggere un film».
Su queste basi si fonda il progetto del professore Marco Lombardi, che come giornalista e critico cinematografico e gastronomico, voleva distaccarsi dalla classica impostazione tipica delle recensioni enogastronomiche e cinematografiche.
Il progetto si lega anche al programma Come ti cucino un film trasmesso da Gambero Rosso Channel, nel quale vengono coinvolti chef stellati e attori che si ritrovano a dover interpretare – lasciando pieno sfogo alla loro creatività – dei personaggi tratti da una pellicola cinematografica. Elemento essenziale per la riuscita e la piena liberazione dagli schemi mentali costruiti – da parte degli chef – sta nella mancata visione e conoscenza della pellicola. Questo, infatti, aiuta senz’altro a dare libero sfogo alla propria creatività e alle proprie sensazioni, basandosi semplicemente sul copione e le sensazioni fornite dallo stesso Lombardi.
Come testimonia, infatti, lo chef stellato Massimo Vigiletti «la sfida sta nell’interpretare un film senza averlo mai visto e poi raccontarlo attraverso un piatto». L’immaginario, le sensazioni, le emozioni, un insieme di mondi ed elementi astratti che «si concretizzano nel piatto attraverso le sensazioni».
Cosa straordinaria e fuori dagli schemi è anche «riuscire a poter sentire il sapore del personaggio che si è interpretato» – sottolinea l’attore Nicola Nocella, uno dei primi protagonisti del programma – utilizzando dunque altri sensi che normalmente non si userebbero per studiare un personaggio.
Dunque, un modo nuovo per approcciarsi al cinema, sia per chi lo fa e crea sia per chi lo guarda «nel momento in cui riesci a far guardare un film dopo aver visto il programma, hai vinto su tutti i fronti». Infatti, innescare la curiosità agli spettatori e ai lettori, che con la Cinegustologia vengono catapultati in un nuovo modo di vedere e interpretare le cose.
Il progetto prende forma inizialmente da eventi che vedevano come location i ristoranti di grandi città come Roma, Torino e Napoli, poi continuato e perfezionato in ambito universitario, prima a Napoli e poi approdato all’Università di Roma La Sapienza, dove ormai da parecchi anni coinvolge il dipartimento Coris.
Proprio dalla collaborazione con la Sapienza nasce questo libro. Oltre alla collaborazione da parte di figure come la professoressa Mihaela Gavrila e il professore Christian Ruggero, il progetto coinvolge direttamente RadioSapienza nella quale – grazie alla collaborazione del coordinatore Andrea Pranovi, con il montaggio e la gestione dei format – è stato creato il progetto RadioGustologia in cui gli studenti del corso di Giornalismo Radiotelevisivo possono approcciarsi alla Gustologia ma in ambito radiofonico. Dunque, un ulteriore modo per avvicinarsi alla Gustologia, che risulta essere un camaleonte tra i vari prodotti audio-visivi.
Anche in questo caso gli studenti e le studentesse si ritrovano a dare libero sfogo alla loro creatività, basandosi soltanto su delle tematiche tramite le quali devo costruire dei piatti. «Sono rimasto meravigliato dalla capacità dei ragazzi e delle ragazze di creare format davvero originali e divertenti, riuscendo ad abbinare temi come ad esempio il calcio con il cibo, da lì, infatti, nasce Fanta cacio» afferma Andrea Pranovi «negli anni ho visto combinazioni di ogni tipo».
Sicuramente, un nuovo modo di sentire che lascia libero sfogo ad ogni individuo anche nell’interpretare a suo modo. Pensare in maniera diversa, lasciando spazio alle proprie sensazioni. «È impossibile che i piatti scaturiti dalle interpretazioni soggettive possano essere condivisibili» sottolinea il professore Marco Lombardi, ma questo è anche il bello della Gustologia nei media entertainment: tutti hanno il potere di interpretare e sentire.