Lo scorso mercoledì 1° febbraio, il Prof. Mario Morcellini, Ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, nonché già Prorettore e Consigliere alla comunicazione della Sapienza Università di Roma, è stato eletto Commissario all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dal Senato, raccogliendo 118 voti. Prenderà il posto del Commissario Antonio Preto, venuto a mancare lo scorso 6 novembre. Il docente – ancora non ufficialmente insediatosi all’AGCOM – è un punto di rierimento nel mondo accademico e scientifico per i suoi studi nella Sociologia, delle Scienze della Comunicazione e dei mass media, ed è stato negli ultimi anni anche Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza.
Ai nostri microfoni ci ha parlato dell’ottica con cui si accinge a intraprendere questo nuovo impegno istituzionale, delle prospettive che muoveranno il suo mandato, suggerendo in primis un cambiamento nella qualità e nelle modalità con cui l’Autorità comunica all’esterno – che non può limitarsi solo al sito istituzionale – per fare in modo che le sue attività e le sue funzioni possano essere conoscibili e accessibili al pubblico, e fare in modo così che l’istituzione possa essere socialmente riconosciuta e accreditata. Altro tema a cuore per cui si impegenerà il docente – neocommissario sarà quello di incentivare l’alta ricerca scientifica sia in Atenei pubblici che privati, e far sì che l’AGCOM possa essere il naturale luogo di sintesi delle conoscenze e delle esperienze accademiche, il tutto allo scopo di una “vetrinizzazione” sociale dell’Autorità, ovvero di rendere socialmente trasparenti e di far conoscere alla società italiana i temi, le problematiche e le attività istituzionali di cui si occupa l’AGCOM: “Solo così rendiamo un servizio alla democrazia e riduciamo gli spazi dell’antipolitica” – ha dichiarato il Prof. Morcellini.
In merito all’opportunità di una regolamentazione dei tempi negli spazi informativi televisivi, la cosiddetta “par condicio”, il docente ha ribadito che è sicuramente uno strumento che, nonostante i suoi difetti e i suoi limiti, ha storicamente garantito maggiori possibilità di pluralismo politico nell’informazione. E questo perché non tutti gli attori politici hanno tutti le stesse possibilità di far sentire la propria voce, senza rischiare di essere soffocati da quelle forze politiche che occupano posizioni mediaticamente e politicamente preminenti nella scena pubblica. “Il mondo della comunicazione – afferma il Prof. Morcellini – non ha dato sistematicamente prove di indipendenza così forti da autorizzarci a pensare che la mediazione giornalistica e comunicativa da sola basti a evitare elementi di distorsione del mercato comunicativo”. Appellandosi a un principio di precauzione, sarebbe, dunque, ancora oggi utile e necessaria una regolamentazione, magari aggiornata, dei tempi di informazione politica in periodi di campagna elettorale.
Si è infine discusso delle passate iniziative di collaborazione ed interlocuzione scientifica tra il mondo dell’Università e l’AGCOM. Il Prof. Mario Morcellini è stato per lungo tempo garante dell’attività di ricerca “Osservatorio Mediamonitor”, che ha anche visto in primo piano l’impegno e l’apporto generoso di studenti, docenti e ricercatori del nostro Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale, e ritiene che questa ed altre esperienze di studio e monitoraggio delle comunicazioni mediali debbano presentarsi come interlocutori istituzionali importanti: “Il loro fervore di iniziative può solo far bene anche all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni”.
Germano Di Fede
Intervista al Prof. Morcellini