Lunedì 17 marzo presso il Centro Congressi di Ateneo del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale si è tenuta la proiezione, in anteprima assoluta, del film “Puan” (María Alché e Benjamín Naishtat) in collaborazione con Scomodo.
La pellicola racconta la storia di Marcelo, un professore di filosofia dalla personalità pacata, tranquilla e maldestra, quasi abitudinaria che ha dedicato la sua vita all’insegnamento presso l’Università di Buenos Aires, la Puan, da cui prende ispirazione il titolo del film. Il film, che si apre con l’improvvisa ed inaspettata scomparsa del Professor Caselli, mentore dello stesso Marcelo, da’ il via ad un nuovo scenario, quello della “rivalità”. La morte di Caselli, infatti, ha lasciato non solo un vuoto incolmabile nelle persone che lo conoscevano, ma anche una cattedra vacante. Ed è in questo preciso istante che inizia la contesa “filosofica”. Si perché a intraprendere questa corsa non c’è solo Marcelo ma anche Rafael Sujarchuk, un professore più giovane, carismatico e soprattutto innovativo, fresco delle esperienze trascorse nelle più importanti università europee. L'”antagonismo” fra i due è in grado di tenere incollato lo spettatore allo schermo in questo continuo e avvincente contrasto fra l’esperienza legata alla “confort zone” di Marcelo, che si protegge fra le mura di Puan, l’unica realtà in cui è cresciuto e maturato e la voce singolare e nuova di Rafael, simbolo del progresso filosofico. Il tutto è contornato da un grande caos che scoppia nell’intero Paese, caratterizzato dall’aggravarsi della situazione sociopolitica.
Il film, quindi, è un invito alla riflessione. Una riflessione che smuove gli animi, accendi i pensieri e spinge gli spettatori ad un’analisi introspettiva: quanto è importante avere una voce identitaria, una voce nostra, che possa essere riconosciuta fra mille. Questa è la costante della vita di Marcelo: il continuo tentativo di definirsi, circondato da persone che sono costantemente riconosciute per quello che fanno, per ciò che sono o per ciò che mostrano agli altri.
Ad arricchire questo pomeriggio all’insegna della filosofia e del cinema, grandi ospiti d’eccezione come Giulio Armeni, creatore di “Filosofia Coatta”, Cosimo Gaetani di Scomodo, Marco Lombardi, docente di Cultural and Lifestyle Jounrnalism e Giovanni Pompili, produttore cinematografico presso Kino Produzioni.
Nel corso del dibattito, interessante è stato l’intreccio di considerazioni, ricordi e riflessioni che hanno condiviso fra loro gli ospiti, a conferma che, questa pellicola non solo è bella da guardare ma riesce in un obiettivo ancor più importante: stimolare il ragionamento introspettivo.
A tal proposito spicca, con particolare rilevanza, la domanda che Doris, la moglie del defunto Caselli, fa a Marcelo: “Ma non hai mai pensato di trovare una tua voce?”. Perché Marcelo, in realtà, è lo specchio di ognuno di noi e l’interrogativo, dunque, non è solo per lui ma per ogni sguardo che sarà spettatore.
Dunque, cosa aspettate? Il 27 marzo “PUAN” vi aspetta in tutte le sale italiane. Affrettatevi!