Mercolì 4 dicembre alle ore 19 la Casa del Cinema di Roma ospiterà l’assegnazione del Premio Giulio Questi, rivolto a giovani filmmaker e arrivato alla IV edizione. A presiedere la giuria, composta dall’Associazione Giulio Questi, sarà Caterina D’Amico, produttrice cinematografica e figlia dello storico e critico musicale Fedele D’Amico. Il premio della IV edizione andrà al migliore cortometraggio e consiste di 1.500,00 Euro.
Giulio Questi fu un celebre regista, sceneggiatore, attore cinematografico, scrittore e partigiano durante la lotta di Resistenza scomparso nel 2014. Viene visto visto come uno dei più originali registi italiani. Celebre per la sua presenza come attore ne “La dolce vita” di Federico Fellini e in “Signore & signori” di Pietro Germi, esordisce alla regia nel 1961 con un episodio del film “Le italiane e l’amore” e nel 1963 dirige con Elio Petri e Giuliano Montaldo un episodio del film che verrà subito sequestrato “Nudi per vivere”. Sono molti i film celebri che lo vedono come regista, tra cui il singolare spaghetti western “Se sei vivo spara” con Tomas Milian, “La morte ha fatto l’uovo”, con Gina Lollobrigida, dove presenta un’acuta veduta sulla cultura pop e il consumismo, e il poco diffuso ma indimenticabile “Arcana”.
Dopo aver lasciato il cinema si dedica alla televisione con sette cortometraggi insoliti e innovativi girati dirittamente a casa sua. Come scrittore, oltre alle sue esperienze giovanili tra le quali la collaborazione nella rivista di Elio Vittorini, è celebre la sua raccolta di racconti “Uomini e comandanti”, con la quale vince il Premio Chiara. Non va dimenticata infine anche la sua partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale come partigiano, un’esperienza destinato a segnarlo nelle sua vita e nelle sue opere.
Il premio, fortemente voluto dalla moglie Diana Donatelli, è nato nel 2016 proprio a Roma. La moglie ricorda come sia contenta che si torni a Roma nella Casa del Cinema per l’assegnazione del premio. Una città famosa per essere sempre stata uno stimolo per i giovani autori e registi. E’ proprio a loro che si rivolge il premio, i maggiorenni con età inferiore ai 27 anni. Riscoprire Giulio Questi oggi è importante sia per l’originalità delle sue opere immortali sia per la capacità di riuscire a fare arte anche con mezzi limitati, come ricorda l’esperienza dei cortometraggi televisivi verso il termine della sua vita. Questo non può che essere un impulso per i giovani emergenti ed il loro desiderio di riscoprire l’arte con mezzi moderni ma anche con la modestia delle loro risorse.