Domenica 12 giugno. Siamo tutti presenti nel salotto politico dell’Annunziata, entusiasti di vedere due politici a confronto su qualcosa che per loro occupa l’intero pensiero della mente. Troviamo Giachetti, politico italiano del PD (Partito Democratico) e la Raggi, portavoce del M5S (Movimento 5 Stelle), che si strappano politicamente i vestiti per un obiettivo a loro ben caro.
Giachetti in questo dibattito si è subito schierato in una certa maniera contro la Raggi, confermando che la candidata non sarebbe ancora pronta a guidare la città di Roma.
La Raggi, giustamente, ha replicato dicendo che il suo avversario è stato così onesto con se stesso da affermare tempo addietro che lui non sarebbe stato in grado di guidare Roma con successo. L’unica cosa è che qualche voce di troppo ha confermato che Giachetti si sarebbe reinteressato a comandare politicamente la città di Roma dopo una bella chiamata telefonica da parte di terzi.
Alla Raggi, senza ombra di dubbio, spaventa l’idea che Giachetti possa condurre una buona politica per quanto concerne la capitale e di certo gli ultimi trascorsi del PD non sono stati rosei e neanche utili per la figura del candidato sindaco di sinistra agli occhi della pentasellata.
Molto vivace il confronto su «Roma 2024» riguardo le Olimpiadi nella Capitale. La Raggi su questo è stata molto chiara e cristallina dicendo no: a Roma non si possono investire somme capitali quando la situazione urbana non è delle migliori. Giachetti invece è per un no momentaneo, né statico, né sicuro. Anche lui ha visto che le Olimpiadi non sono una mossa molto intelligente per Roma. I cittadini romani, d’altronde, chiedono a gran voce ai candidati per il Campidoglio che vengano incentivati lo sviluppo delle linee metro, il servizio Atac, che siano migliorate le prestazioni dell’ Ama e , soprattutto, che il decoro urbano venga assolutamente tutelato.
Filippo Sansa