Ultima giornata di Lineup! Al Romaeuropa Festival, la sezione dedicata alle novità della scena pop e urban, che dopo aver ospitato artisti come La Nina e il Tanca Records Showcase con Daniela Pes e Vieri Cervelli a presentare l’etichetta fondata da IOSONOUNCANE, regala un’ultima serata che attraversa pop contemporaneo ed elettronica con l’accoppiata Miglio/Rares e Marta Tenaglia/Whitemary.
L’esibizione di Miglio inizia poco dopo le 20, al concludersi dell’evento “Le Parole delle Canzoni” organizzato con la collaborazione di Treccani che nell’ultima serata ha portato a dialogare Ditonellapiaga con la filosofa e saggista Ilaria Gaspari (potete leggere qui l’articolo a riguardo a cura di Michela Angelini).
Miglio, in una formazione a due con a supporto Cesare Augusto Giorgini che si alterna tra basso e synth, porta il pubblico in un universo metropolitano oscuro e industrial, fatto di scritte sui cassonetti, pestaggi, odore di urina dai bagni della stazione ed elettronica cupa e martellante. La scaletta privilegia tracce dell’album di esordio “Futuro Splendido”, uscito il 28 aprile 2023, ma toccando anche alcuni brani già pubblicati in altri Ep come “Giardini Pubblici” e “Baby Baby Balla Balla”, durante la quale Miglio ha invitato il pubblico ad alzarsi e a scendere sul palco, facendo ballare la sala del teatro 1 del Mattatoio (e in particolare uno spettatore particolarmente bravo che ha portato la stessa Miglio, divertita dalla cosa, a complimentarsi con lui). Nella versione live, molte tracce hanno avuto lunghe code strumentali basate sul dialogo tra i due synth dalle ritmiche martellanti e glitch, in un vortice di delay dalle sonorità oscure e cittadine, offrendo quindi un’esperienza che arricchisce la versione in studio esaltando l’anima più sperimentale ed elettronica del repertorio dell’artista bresciana di stanza a Bologna.
Pochi minuti per cambiare il palco e inizia il set di Rares, già ospite di The Music Box e di cui potete recuperare qui la nostra intervista in occasione della release dell’ultimo album “Femmina” (potete recuperare l’intervista qui). Uno degli artisti più sperimentali ed unici nel pop italiano, Rares, anche lui in una formazione a due, è accompagnato dalla chitarra di Simone Grandi, così filtrata che a malapena sembra una chitarra, in particolare nel lead di “Ahinoi” e “JK” o nel noise estremo del gran finale “Tramacci”. Ritmiche pop concitate in un fiume di parole dai testi dissacranti (che come ci ha raccontato nell’intervista di maggio sono per lo più frutto di sessioni di improvvisazioni) e distorti dall’utilizzo di plug-in vocali che trasformano melodie ispirate dalla canzone all’italiana anni ’60 o da nursery rhymes inglesi (“London bridge Is falling down e i gatti fanno miao”) in performance sincopate ed elettrizzanti. L’esibizione di Rares riesce in quello che sembrava impossibile, adattando in un live a due le sonorità varie e iper prodotte dell’ultimo album “Femmina”, grazie ad un sorprendente uso della chitarra elettrica che offre un sound simile ma allo stesso tempo diverso da quello del disco, in una sorta di mix tra distorsioni noise rock, elettronica e sonorità pop. Il tutto attraverso il trasporto e l’energia di Rares, che canta a tutta voce con il microfono sempre in mano e vicinissimo alle labbra mentre la sua voce si altera tra vocalizzi distorti dall’autotune con un cantato velocissimo a momenti più melodici e lenti, come bella ballad “Peggiore Mossa”. Una performance affascinante e senza dubbio unica nel suo genere, che conferma Rares come uno degli artisti della scena italiana più interessanti, sempre a cavallo tra sperimentazione e pop.
La scelta del Romaeuropa Festival di raddoppiare i set, offendo lo spazio di un’ora a testa a due artisti al posto di uno, si rivela sicuramente una scelta molto riuscita, garantendo allo stesso prezzo del biglietto ben due esibizioni di artisti giovani ma che hanno già una identità sonora ben riconoscibile e particolare all’interno del panorama italiano.
Una serata quindi che rispetta a pieno la filosofia della sezione Lineup! Del Romaeuropa Festival, che da anni ormai garantisce una selezione di qualità sempre elevata.
La serata è continuata con l’esibizione al teatro 2 del Mattatoio di Marta Tenaglia e Whitemary, di cui potete leggere l’articolo a cura di Gioele Barsotti cliccando qui.