Il Bel Paese dà il benvenuto a Real Appeal, la fortunata app giapponese che permette di affittare finti amici per rendere la propria immagine sui social network multi friendly. Tutto questo proprio nella settimana della giornata contro le Fake News.
Un’opportunità per i “selfisti anonimi“, che è quella di trasformare i selfie in groufie, autoscatti di gruppo.
Ma è davvero necessario ricorrere ad amici usa e getta per rendere le vite più interessanti? Più interessanti per chi? Per noi stessi, ovvio.
Nell’era delle relazioni digitali si sta smarrendo il senso di appartenenza; a causa del proliferare costante di nuove community virtuali, la solitudine, quella genuina e reale, ha perso notevolmente valore. La solitudine come indipendenza di essere e di pensiero, lascia il posto a un continuo senso di inadeguatezza, una sfida continua per mostrare il meglio e avere un consenso sociale, a colpi di like, dimenticando di coltivare la propria esistenza nella vita quotidiana, fatta di amici in carne e ossa, colleghi, compagni.
Un nuovo studio della University of Pittsburgh School of Medicine sostiene che più stiamo su Facebook e più ci sentiamo isolati, siamo inadeguati e tristi. Chi utilizza i social network per più di due ore al giorno soffre di isolamento sociale (come lo chiama Brian A. Primack, l’autore della ricerca), rinnegando così la propria natura socievole. Ancora non si è capito se sia stato l’isolamento sociale a spingere verso l’uso dei social network o viceversa, tuttavia il virtuale non ha di certo spianato il sentiero verso la soluzione.
Facebook & Co. fanno ormai parte del tessuto sociale, influenzano i sentimenti ed è proprio per questo che si lotta con tutte le proprie forze per far trasparire dal proprio profilo, un’immagine sempre curata. Il fatto che i social network possano affibbiarci una lettera scarlatta per i nostri pochi amici, per il nostro poco stile, per la nostra triste vita mondana, ci preoccupa molto di più che scoprire l’effettiva realtà. La priorità diventa quella di tranquillizzare prima gli altri (accounts), del fatto che non sia così, ostentando in tutto e per tutto. È ormai una tendenza comune a cui Real Appeal cerca solo di rispondere.
Questa applicazione funziona proprio come un supermercato digitale, dove gli sconti sono però applicati su persone in carne e ossa. Il servizio viene offerto non solo ai solitari, ma anche a chi vuole animare una festa o vuole far ingelosire il vecchio partner.
In Giappone ha avuto un notevole successo, con oltre cento richieste al mese, perlopiù sono persone che cercano compagnia per farsi foto utili a rilanciare la propria immagine sociale sui social network.
Verrebbe da pensare che sia una tendenza esclusiva del Giappone, paese che mette in primo piano sempre l’aspetto professionale e in secondo piano quello sociale. Tuttavia non è così: esistono infatti altri siti come Rentafriend che, attraverso un programma di localizzazione, permette di affittare persone per le più svariate attività ed è attivo anche in Italia.
La promozione del Personal Brand è quindi attiva in tutto il mondo e concentra l’attenzione anche nei dettagli infinitesimali: anche un aperitivo con gli amici diventa un messaggio subliminale, per gridare la propria presenza in un mondo che può sembrare lontano anni luce, ma che in realtà è rappresentato dai clienti del tavolino accanto.
Alessandro Ledda