Digitalive, Kids & Families, Anni Luce, Dancing Days e LineUp!: torna per la trentasettesima edizione il Romaeuropa Festival, con oltre 40 appuntamenti in programma nella sede del Mattatoio nella Pelanda di Testaccio, grazie alla collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo, che ci accompagneranno dal 22 settembre al 20 novembre 2022.
Il 19 settembre 2022 si è tenuta la conferenza stampa di presentazione degli eventi del Romaeuropa Festival al Mattatoio, in cui si è messo al centro l’obiettivo di accogliere formati artistici sperimentali e innovativi che raramente vengono presentati negli spazi tradizionali, dando uno spazio per gli artisti in cui poter esprimersi e sperimentare, con un occhio di riguardo in particolare verso i giovani.
“Gli spazi del Mattatoio sono sempre stati il cuore della nostra proposta di ricerca più innovativa e attenta al ricambio generazionale da quando nel 2010 Romaeuropa aprì al pubblico la Pelanda restaurata con Ryuichi Sakamoto e la mostra Digitalife, e siamo felici di proseguire la collaborazione per il prossimo futuro con il presidente Delogu e il Palaexpo”, hanno infatti dichiarato Guido Fabiani, presidente della Fondazione Romaeuropa e Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico.
A prendere parola sono gli organizzatori delle varie sezioni, che descrivono gli obiettivi e le diverse arti messe al centro della propria sezione, ma tutte unite da un filo conduttore che sta appunto nella sperimentazione artistica, nella ricerca di nuovi talenti e nella possibilità di trasformarsi in un potenziale trampolino di lancio per giovani artisti.
La prima sezione presentata è stata Digitalive, a cura di Federica Patti, che si concentra sulle sperimentazioni digitali, dando spazio a musica elettronica, performance virtuali, videoarte e realtà virtuale (rinnovando la collaborazione con il VRE fest – Virtual reality experience), concentrandosi in particolare sul tema dello spazio, tra fisico, virtuale e mentale, di diversi livelli e ritmi, fino a costruire una ritualità passata con modalità innovative. Ad aprire le danze sarà Choi Ka Fai con la prima nazionale il 24 Settembre dello spettacolo Yishun is Burning, in cui collaborano degli artisti in streaming da Singapore. Altro lavoro interessante sono le sperimentazioni elettroniche del musicista Alex Braga, in un live audiovisivo basato su musiche composte da intelligenze artificiale e alla contemporanea produzione in tempo reale di NFT. Altre chiavi di lettura importante sono lo sviluppo del metaverso e le arti digitali, tanto da ospitare il primo confronto nazionale del network di ricercatori universitari e accademici del settore, con la possibilità anche di un confronto con il pubblico nell’evento ADV Gathering – arti digitali dal vivo.
Altra sezione è quella Kids & Families, a cura di Stefania Lo Giudice, il cui focus è sensibilizzare lo sguardo del pubblico più giovane ma al contempo inserito nel contesto familiare, in una proposta artistica destinata ai più piccoli ma anche agli adulti che li accompagnano. Importante in questo ambito è quindi lo sviluppo dell’interazione nelle forme artistiche. Tra questi c’è il ritorno della Compagnia Quattrox4 con l’opera Ersilia, che rende omaggio alla creatività e alla scrittura di Italo Calvino e alle suggestioni del Le Città Invisibile, e lo spettacolo della compagnia olandese Zonzo Company con il trio jazz De Beren Gieren per fare scoprire anche ai più piccoli le melodie del jazzista Thelonious Monk
Sezione classica e immancabile è quella Dancing Days, curata da Francesca Manica, in cui il Mattatoio diventa sede dei protagonisti della danza europea. Importante per la curatrice è dare possibilità ai giovani, che possono rischiare e osare cose nuove. Molti degli artisti e coreografi presenti hanno lavorato con la famosa Anne Teresa De Keersmaeker, di cui il 13 e 14 settembre si è potuta ammirare la coreografia di Drumming di Steve Reich.
Tra questi la coreografa franco-malgascia Soa Ratsifandrihana con Gr oo ve, ispirato ai suoi ricordi di infanzia e alla condivisione libera della danza in famiglia; il tedesco Philippe Kratz, di formazione classica ma che concentra il suo lavoro sulla transizione dell’essere, e di cui è noto il suo lavoro sulla Morte del Cigno come ulteriore trasformazione. Interessante è anche la sperimentazione di Cassiel Gaube in Soirée d’etudes, in cui i ballerini ascoltano musica house che il pubblico non può sentire ma che riesce a ricostruire dai movimenti liberi e senza regole degli artisti.
Altra sezione immancabile è quella del teatro, di cui Maura Teofilo cura “Anni Luce”, che si concentra in particolare sul sostegno alla creatività under 30. Protagonisti sono infatti le giovani generazioni, dando uno spazio agli artisti per discutersi e ridiscutersi, cercando di trasformare il Mattatoio non solo in un luogo dove il pubblico conosce i giovani artisti di domani già avviati, ma anche un luogo di innesco, di prime volte, dando la possibilità di esordire a giovani artisti. A questo fine infatti la line up selezionata è composta da artisti under 35 e under 30, in modo da rinnovare le proposte artistiche e investire sul futuro.
Oltre alle arti classiche e digitali, il Romaeuropa Festival da spazio anche ai linguaggi più pop/urban nella sezione LineUp!, Curata da Giulia di Giovanni e Matteo Antonaci. Alcuni degli artisti selezionati gli scorsi anni, come Ditonellapiaga, hanno poi raggiunto grande notorietà al festival, e la selezione di LineUp! Vuole infatti essere un luogo di incontro verso giovani artisti che potrebbero diventare i nomi importanti di domani, dando attenzione alle contaminazioni di genere e alla originalità degli artisti selezionati. La line up, tutta al femminile, vede tra gli altri LNDFK, che nel suo primo album Kuni ha illuminato il panorama R&B italiano con contaminazioni che vengono dal mondo del jazz, elettronica e rap, le influenze soul di LaHasna, l’elettronica con influenze orientali di NAVA e della ben nota Joan Thiele.
Inoltre nella sezione sarà presente anche un talk in collaborazione con il Gay Center che mette al centro le storie raccontate nel podcast di Pietro Turano (attivista per i diritti lgbtq+ e attore, famoso in particolare per la serie Skam Italia) con un dibattito in sala in cui sarà presente anche la scrittrice Michela Murgia.
La proposta del Romaeuropa Festival al Mattatoio è quindi rivolta all’attualità e al futuro ma senza dimenticarsi il passato e le tradizioni, cercando sempre di puntare sulla rielaborazione e sullo sguardo innovativo dei giovani. Oltre 40 appuntamenti imperdibili dal 22 settembre al 20 novembre, in un’offerta varia, sperimentale e rivolta a tutti, dai più piccoli, ai giovani, ai più grandi.