Giovedì 17 maggio, in occasione della giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia in Sapienza si è svolto un grande corteo universitario in vista del Roma Pride che avrà luogo il prossimo 9 giugno.
In verità il corteo è stato solo la punta di lancia di una manifestazione più larga. Dal 14 al 17 maggio, infatti, si è svolto un vero e proprio Festival LGBT+, organizzato dal collettivo Prisma e dai studenti e dalle studentesse del collettivo del coordinamento universitario Link Sapienza, in cui si sono alternati conferenze importanti, come quella che ha visto come protagonista la senatrice Monica Cirinnà ( celebre per la legge sulle unione civili) , e spettacoli teatrali in giro per la nostra città universitaria.
Il Festival si è aperto Lunedì 14 Maggio alle ore 15 in Aula A – Facoltà di Biochimica con l’incontro “Le lesbiche NON esistono”, dibattito sulle nuove alleanze tra lesbismo e transfemminismo con gli interventi di Bianca Pomeranzi, Maria Luisa Boccia, Antonia Caruso, Chiara Sfregola, Alessia Crocini, Rossana Praitano, Tiziana Myrina Luise.
“Gay is the New Black” invece è stato il dibattito di Mercoledì 16 al Teatro De Lollis sono stati ospiti Monica Cirinnà – Senatrice della Repubblica Italiana e prima firmataria della legge sulle Unioni Civili, Federico Zappino – Teorico Queer, Sebastiano Francesco Secci – Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Vanni Piccolo, Riccardo Russo – Membro Collettivo Prisma.
Si è aggiunta poi la performance interattiva sulla bisessualità “Don’t panic, Bi Pan!” con Primavera Contu, la presentazione di “Serious Trans Vibes”, ultimo fumetto di Sophie Labelle, attivista e disegnatrice transfemminista canadese, ed una biblioteca vivente su intersessualità, asessualità e sulla varietà delle identità sessuali.
Un Festival perciò che ha cercato di coprire tutte le tematiche attuali che ruotano al mondo LGBT+ in maniera multiforme degnamente concluso con un coloratissimo Pride. Come ha osservato nell’intervista riportata sotto uno degli ideatori del Pride, Alessandro Armellini Morosini: “Siamo riusciti a colorare i marmi bianchi della Sapienza con i colori dell’arcobaleno“.
Una grande passeggiata tra le vie della città universitaria con madrine d’eccezione il duo Drag Queen “Karma B”.
Il Sapienza Pride ha visto anche degli interventi degli studenti e delle studentesse di Prisma, il collettivo LGBT+ della Sapienza presso le scalinate delle facoltà dell’ateneo che hanno affrontato il problema degli spazi che ancora mancano all’interno dell’ateneo: spazi di espressione culturale e politica dovuta come osserva sempre Armellini ad un nuovo regolamento di ateneo che permette di svolgere feste ed eventi culturali all’interno della Sapienza solo a soggetti ed aziende privati e in cui ancora manca l’approvazione, tra le poche università rimaste indietro, del doppio libretto per gli studenti trans.
Su questi temi infatti la Sapienza ancora non fa quel passo avanti che la comunità LGBT+ ormai chiede da tempo, non seguendo l’esempio di altre università italiane come ad esempio quelle che hanno dato il loro patrocinio al Pride della loro città, come l’università di Udine (2017), l’università per stranieri di Siena (2017) e per ultima l’università di Trento (2018).
Insomma, gli organizzatori auspicano che questo evento riuscito dia speranza non solo al mondo LGBT+ ma a tutta la comunità della Sapienza su un futuro sempre più aperto al dialogo, al confronto e, soprattutto, al divertimento !
Per approfondire: https://www.facebook.com/Link.Sapienza/
https://www.facebook.com/PrismaSapienza/