Nella giornata di oggi, martedì 27 giugno, inizia l’evento SCOMODO CINEFEST, un backstage di un cortometraggio che proseguirà anche nella giornata del 28 giugno, dove verranno proiettati una serie di corti internazionali direttamente sui nostri schermi, dalla Thailandia, Chile, passando per Polonia, Honduras e Portogallo.
Scomodo Cinefest nasce come cornice di proiezioni ricercate per non limitarsi a guardare, ma per imparare a scoprire il lavoro che c’è dietro ad un cortometraggio. Una grande opportunità, con la quale si vuole da un lato dare spazio al cinema internazionale a Roma, dall’altro far vedere il lavoro e la passione che c’è dietro al prodotto finito.
Dalle ore 18 studenti di cinema e insegnanti d’eccezione terranno workshop di sceneggiatura, regia, distribuzione, audience studies e architettura del cinema che ci introdurranno ai cortometraggi che verranno proiettati in serata. In questo modo sono stati pensati con l’intento far scoprire il cinema a tutti, rendendolo più accessibili. Infatti, l’intero evento vuole essere un momento di condivisione di conoscenze, aperto sia ad esperti e cineasti che ad appassionati di cinema che non hanno avuto modo e possibilità di studiarlo.
Inoltre, durante le due giornate saranno presenti anche Giulio Mezza di Cinema Aquila e Fabia Bettini di Alice Nella Città, che parlerà di genere nel mondo del cinema.
I programmi sono previsti per due giornate, la prima si terrà il 27 giugno nella quale si susseguiranno WORKSHOP DI SCENEGGIATURA con Irene Peroli, WORKSHOP DI REGIA DI CORTOMETRAGGI INDIE con Luigi Di Domenico, WORKSHOP DI DISTRIBUZIONE con Giulio Mezza del Nuovo Cinema Aquila e la PROIEZIONE DI CORTOMETRAGGI DI LAGO FILM FESTIVAL. La seconda data che si terrà il 28 giugno ed in questa giornata ci saranno ancora workshop, partendo dal WORKSHOP SULLA PARITA’ DI GENERE NEL MONDO DEL CINEMA con Fabia Bettini di Alice Nella Città, un WORKSHOP DI AUDIENCE STUDIES, WORKSHOP DI ARCHITETTURA NEL CINEMA ed infine ancora la PROIEZIONE DI CORTOMETRAGGI LAGO FILM FESTIVAL.
La nascita di Scomodo
Scomodo nasce nel 2016 a Roma, da Tommaso Salaroli un giovane diciassettenne che aveva come obiettivo la volontà politica di un cambiamento sociale e culturale.
Inizialmente, Scomodo parte come giornale per studenti, per poi successivamente prendere spazio in redazione, al piano interrato di Spin Time dov’è presente un’aula studio, la sala cinema in cui è possibile fare il cineforum, la sala principale che ha un palco in cui si esibiscono gli artisti e gli uffici dello staff di Scomodo.
È uno spazio aperto a tutti, non solo universitari. Il giornale, non da meno, segue la stessa linea. Intende dare voce alle persone, ai giovani e trattare tutti i tipi di temi come la movida, gli spazi per i giovani, l’emergenza abitativa e addirittura gli affitti per gli studenti; non lasciando oscurate le minoranze e gli “scomodi” della società.
Scomodo non è letto solo da studenti, ma anche da professori, adulti, addirittura Roberto Saviano che è stato presente alla redazione. Settimanalmente, vengono pubblicati piccoli articoli i prendendo spunto da una notizia dal mondo e viene in seguito aggiunta una piccola narrativa, Scomodo e tutte le persone che ne fanno parte stanno attenti a tutto ciò che succede nel mondo.
Per questa ragione, come viene affermato sul sito ufficiale della redazione, “crediamo in un’informazione che generi consapevolezza, prerogativa indispensabile per creare alternative valide e durature. Scegliamo di progettare all’interno di spazi fisici e con comunità locali unite dal senso di appartenenza e dal lavoro di squadra. Lavoriamo per rafforzare la sostenibilità economica e strutturale del nostro progetto grazie a partner, istituzioni e privati cittadini per poter seguire i nostri valori, i nostri principi, la visione e le sensibilità della comunità che ci anima. L’indipendenza, l’approfondimento e la partecipazione sono punti di riferimento tramite cui vogliamo influenzare la realtà. Siamo certi che per prenderci cura tra noi, che condividiamo il presente e il futuro del nostro mondo, sia indispensabile progettare verso una dimensione collettiva con coerenza e solidità”.
Ad oggi, si può dichiarare apertamente che Tommaso ha creato qualcosa di straordinario nella sua piccola età che è in continua crescita. Partendo da Roma è arrivato in tutta Italia. Infine, abbiamo intervistato Irene Peroli, studentessa di cinema alla Sapienza e collaboratrice nella redazione di Scomodo.
Irene ci racconta di essere entrata in redazione in un periodo un po’ difficile e doloroso della sua vita, trasferitasi da Bologna a Roma per studio e per passione del mondo del cinema, lasciando i suoi posti del cuore dove stava bene, amici e familiari.
Conosce Scomodo tramite amici in comune ed in seguito tramite una pagina Instagram chiedeva se servisse una mano per lo spazio in redazione. Così è iniziato tutto.
La prima cosa è stata costruire un lampadario per il cinema fatto da lei con del bambù e piccole lampadine, passava le sue giornate a dare una mano, a fare locandine, scattare foto e curando la comunicazione cercando di far ripartire il luogo. È stato un modo di distrarsi dai suoi problemi della vita, c’era sempre qualcuno con potesse parlare e sentirsi libera, mai fuori luogo. C’è sempre qualcuno pronto ad aiutarti e ad abbracciarti
“Bisogna dare voce ai giovani, Roma può fare grandi cose. Roma non è soltanto il baretto che chiude alle 2 con ragazzi ubriachi. Nessuno ti chiuderà mai le porte, qualsiasi persona può farlo se ha voglia di farlo. Scomodo è la prova che i giovani hanno voglia di fare, c’è gente che lavora dalle 8 alle 2 del mattino, nonostante lo studio e gli impegni lavorativi. Scomodo è la Roma che vorremmo, l’Italia che vorremmo! Abbiamo creato uno spazio di cui tutti hanno bisogno”