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XXII Seminario di formazione per giornalisti. FRONTIERE

Seminario Formazione

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Frontiere – Seminario di Formazione per giornalisti

Dal 27 al 29 novembre la comunità di Capodarco di Fermo (FM) ospiterà la XXII edizione del seminario di formazione per giornalisti dal titolo “Frontiere”, organizzata da Redattore Sociale (portale di informazione su temi sociali). Il seminario sarà suddiviso in quattro sessioni, per ciascuna delle quali l’Ordine dei Giornalisti concederà crediti, in totale 18, per la formazione professionale obbligatoria.

Venerdì 27 novembre Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, presenterà il seminario e introdurrà le due sessioni principali del primo pomeriggio di lavori. Partirà Ugo Melchionda, presidente di Idos, che interverrà riguardo i paradossi dell’immigrazione in Italia, a seguire due interessanti confronti: il primo sulle frontiere del cristianesimo, tra il presidente della Comunità don Vinicio Albanesi e il vaticanista Luigi Accattoli; il secondo sulle frontiere del welfare, tra il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta e Cristiano Gori, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e ideatore dell’Allenza contro la povertà.

Sabato 28 novembre la prima mattinata, a partire dalle 9, sarà dedicata a dei workshop; la seconda dalle 11.30 sarà impegnata da due incontri in plenaria su “Come raccontare tutto questo.” Le quattro ore di lavori avranno al proprio centro il tema dell’immigrazione e vedrà la partecipazione del responsabile dei progetti di Medici senza frontiere in Italia; Loris De Filippi, il responsabile immigrazione di Caritas Italiana, Oliviero Forti; avvocato esperta di diritti umani, Alessandra Ballerini. Accanto a loro i giornalisti Valerio Cataldi, Raffaella Cosentino, Eleonora Camilli, Mariangela Paone, Abbas Kazimi e l’attivista Yasmine Accardo. I due panel su “Come raccontare tutto questo”, il primo con Jacopo Ottaviani, giornalista ed esperto di data journalism, che elencherà i “5 principi per usare bene i numeri”. Il secondo con il giornalista Alessandro Leogrande, che il 10 novembre ha pubblicato con Feltrinelli la sua inchiesta “Frontiere”. Insieme a Leogrande ci sarà Siid Nefash, attivista del Coordinamento Eritrea democratica.
Il primo pomeriggio del sabato sarà impegnato da “Storie dell’altro mondo”: racconti di esperienze inedite o poco conosciute, con la presenza dei loro protagonisti e la proiezione di video. Ci saranno Silvia Mastagni di Coop Italia, Daniele di Gennaro di Minimum Fax, Walter Dondi di Fondazione Unipolis, i giornalisti Gianluca Nicoletti, Mariangela Paone, Abbas Kazimi e altri, il programma è in corso di aggiornamento.
Il sabato si concluderà con l’incontro, condotto da Gianluca Nicoletti, con l’attore Stefano Dionisi, che ha da poco raccontato il suo percorso fra strutture pschiatriche e speranza di guarigione, nel libro “La barca dei folli”, edito da Mondadori.

La sessione conclusiva, di domenica 29 novembre, è interamente dedicata al giornalismo. Aprirà i lavori Vittorio di Trapani, segretario dell’UsigRai. A seguire la presentazione del “Premio Roberto Morrione” con il giornalista Stefano Lamorgese. Accanto a lui, Alessandro Di Nunzio, autore con Diego Gandolfo del lavoro vincitore dell’edizione 2015 del premio: “Fondi rubati all’agricoltura”, un’inchiesta sugli sprechi e le truffe sui fondi europei per l’agricoltura in Sicilia. In conclusione un ultimo confronto dedicato alle “frontiere del giornalismo” tra il direttore dell’agenzia ANSA Luigi Contu e il responsabile italiano di Vice News, Valerio Bassan. Il dibattito sarà moderato dal direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi.

Il costo per partecipare al seminario è di 70 euro, altrimenti si più scegliere di presenziare solo alle sessioni che interessano maggiormente, pagando 20 euro per ciascuna sessione. Diverse istituzioni, inoltre, mettono a disposizione borse di studio: Fondazione Unipolis, Sindacato Giornalisti Marche, Ordine Giornalisti della Sardegna, l’elenco è in fase di aggiornamento.

Il giornalismo, come si evincerà dagli interventi al seminario, è obbligato a trovare sempre di più nuove forme narrativo-descrittive per denunciare e raccontare le frontiere. Frontiere non solo geografiche per lo spostamento dei flussi migratori da un paese all’altro, da un continente a un altro, a causa di persecuzioni, povertà, guerra; frontiere, anche religiose tra fedi diverse, che oggi si trovano in condizioni di difficile convivenza e tolleranza, quasi agli stessi livelli del Medioevo o dei periodi di regime; frontiere economiche causate da comportamenti consolidati; frontiere riguardo la sostenibilità del nostro benessere regolato da sistemi di welfare.

Nicoletta Petrillo