Il 22 Gennaio ha avuto luogo presso la facoltà di comunicazione e ricerca sociale. la lezione- incontro Media Genere. L’evento organizzato in collaborazione con l’unità di ricerca GEMMA ha ospitato María Rosario Lacalle Zalduendo e Flavia Laviosa.
Gemma ha organizzato questo incontro, programmando altri incontri in primavera e autunno per discutere di queste tematiche fondamentali all’interno del dipartimento anche con ospiti internazionali come Mario Rosario Lacalle, professoressa di giornalismo presso l’università autonoma di Barcellona e direttrice dell’osservatorio di fiction spagnola e nuove tecnologie (ofent) e Flavia Laviosa, esperta in italian studies.
L’ofent si pone come obiettivo di analizzare i ruoli di genere nei media e analizzare l’audience, quindi non solo l’offerta, ma anche il consumo. Ofen nasce per dare servizio a obitel (observatorio iberoamericano de la ficcion televisiva), quindi i partecipanti al progetto non avevano una preparazione specialistica sui media e genere, ma con gli anni coloro che collaborano agli studi sono diventati specialisti della materia.
Il bisogno di fare questi studi si genera con l’elevata produzione durante gli anni 90 di fiction, infatti la Spagna si collocava al terzo posto come produzione, posizione che ha ampiamente superato dato che adesso si trova al primo posto in Europa. Secondo l’opinione della professoressa Lacalle è fondamentale analizzare le fiction poiché la maggior parte dei telespettatori sono donne, anche se negli ultimi anni si è avuto un incremento di telespettatori maschi.
La metodologia utilizzata dal team di ricerca combina assieme ricerca quantitativa e qualitativa e si attua in diverse fasi: descrizione del personaggio, costruzione del personaggio, frame, ruoli e infine isotopia.
Flavia Laviosa ha coordinato la riflessione sui temi trattati che si è svolta al termine della conferenza. La professoressa ha una formazione internazionale, laureata presso l’università di Bari successivamente ha continuato i suoi studi presso l’università di Edimburgo e svolto il dottorato alla State University of New York. Attualmente insegna italian studies presso il famoso Wellesley College e svolge le sue ricerche sulla violenza di genere e i media, con particolare attenzione al cinema, alla figura della donna videomaker nella produzione cinematografica. La professoressa Leviosa è a capo dell’acclamata rivista settoriale journal of italian cinema and media studies.
Essendo stata trattata in modo approfondito la fiction, si è riscontrato un interesse notevole sul capire come mai alcune tematiche siano trascurate all’interno di questi programmi. Si è paragonato infatti, la serie di successo Polseres vermelles (braccialetti rossi), che in Spagna per l’appunto ha ottenuto un numero di ascolti molto elevato, ma che mandata in onda negli Stati Uniti in una produzione made in USA è risultato un fallimento. L’esperta María Rosario Lacalle Zalduendo ha spiegato come alcune tematiche siano un tabù o siano percepite in modo diverso tra nazioni distinte, se in Spagna la visione di questa serie portava alla luce una realtà spesso trascurata, si esaminava la quotidianità di coloro che sono affetti da malattie gravi, negli Stati Uniti la trattazione di queste malattie, che spesso possono portare alla morte, non è un argomento che può ottenere successo poiché le serie che ottengono più ascolti hanno sempre uno sfondo comedy o se è trattata la malattia nel finale il personaggio guarisce dalla patologia.
La fiction quindi può portare consapevolezza su alcune realtà che di frequente vengono ignorate dalla società, come ad esempio i senza tetto, situazione in cui un individuo si trova per poche puntate e che cessa di essere in questa condizione sociale con delle soluzioni improvvisate. Possiamo affermare pertanto, che spesso la fiction si presenta come una vetrina sui problemi della società.