“Ecco i motivi per cui scegliere una fidanzata dell’europa orientale “: a causa di questo titolo, inserito in un servizio mandato in onda nella puntata di sabato 18 marzo, il programma di RaiUno “Parliamone sabato” con Paola Perego è stato chiuso tre giorni fa. La puntata è ormai sotto i riflettori del web da giorni, soprattutto per l’attenzione suscitata dal suo grafico, composto da sei motivi per i quali si dovrebbe preferire come moglie una donna dell’est.
Tra le varie reazioni troviamo quella di Maria Beatrice Alonzi, definita “la digital artist italiana” dall’agenzia di stampa internazionale AFP: il suo video, che ha raggiunto ormai più di 200 visualizzazioni al minuto e ha fatto già il giro del mondo, è destinato in primis, come afferma la stessa autrice, alle donne stesse.
Sulla base dell’analisi di più di cinquanta testi scientifici dal 1985 ad oggi, Alonzi crea un mockumentary provocatorio che ha come ipotesi di base quella di vedere nelle donne un forte atteggiamento sessista prima ancora che negli uomini, come infatti spiega nel video: “In una notizia commentata su Facebook, ove siano presenti entrambi i sessi, in media il 98% dei commenti negativi dati dalle donne, tende a favore dell’uomo o contro la donna. Anche in merito a tragedie come Sara di Pietrantonio, Tiziana Cantone, etc”.
Vengono poi riportati all’interno del mockumentary, interpretate dalle attrici Federica Ceracchi, Karoline Comarella e Martina Elena De Gennaro, le frasi più comuni che nei social, nella vita privata o sul posto di lavoro vengono scritte o pronunciate da donne riferendosi ad altre donne. Frasi che, come sottolinea la stessa Alonzi, traggono conclusioni sul tipo di persona, a partire semplicemente dall’abbigliamento, dal trucco o dal possibile grado di attrattiva sessuale nei confronti degli uomini.
La digital artist italiana vuole sottolineare nel suo video non solo il modo ma anche la frequenza con la quale le affermazioni sessiste tra donne avvengono sui social e non: “Durante il texting tra donne” – aggiunge – “si è notato, trasversalmente per età e provenienza socio-culturale, che il paragone tra se stesse e le altre donne, in una conversazione sull’altro sesso, sia presente 8 volte su 10. Corrisponde all’80% delle volte. I pregiudizi partono anche da noi donne. Dal nostro modo di comportarci con le altre donne. Siamo noi le sessiste?”.
Meggy Battaglia