Nell’epoca post-moderna lo smartphone è diventato un strumento indispensabile per affrontare la nostra vita quotidiana. Senza di questo ci sentiamo “persi”; è la bussola che ci permette di affrontare la vita quotidiana ed assume una vera e propria funzione di “finestra sul mondo”. Con lo smartphone veniamo a conoscenza in tempo reale di fatti ed eventi che avvengono in ogni parte del mondo, ci relazioniamo e stringiamo relazioni, lavoriamo e assumiamo il ruolo di “giornalisti” producendo noi stessi contenuti informativi anche se a livello amatoriale.
C’eravamo tanto amati…
Questo piccolo e all’apparenza futile oggetto racchiude in realtà gran parte della nostra vita: ne dà un’esempio emblematico il film “Perfetti sconosciuti” commedia italiana del regista Paolo Genovese, uscita nelle sale nel febbraio 2016. La pellicola racconta la storia di cinque amici che durante una cena decidono di fare un gioco; mettere sul tavolo i propri telefoni cellulari ed ascoltare e rispondere a chiamate e messaggi pubblicamente. Superati i primi dubbi e perplessità gli amici accettano il gioco si trasforma ben presto in una confessione pubblica dei loro più intimi segreti relazionali.
Lo smartphone dunque racchiude in sè gran parte della nostra vita, facilita si rapporti interpersonali ma solo quelli di tipo virtuale; quelli reali appaiono oggi più fragili e superficiali rispetto al passato. La nostra vita è sempre più frenetica, il tempo ha disposizione per stringere e consolidare i rapporti personali si riduce sempre di più e questo di fatto spinge l’individuo a socializzare ed a soddisfare nel web e sulle diverse piattaforme social quel bisogno relazionale innato in ogni persona.
Un ulteriore aspetto coinvolto in questo processo di cambiamento è quello relativo alla memoria individuale e collettiva. Questo strumento svolge ormai una vera e propria funzione di “sim” dei nostri ricordi; all’interno di questo sono racchiuse tutte le “immagini della nostra vita” anch’esse ormai divenute virtuali. Un esempio rilevante è quello relativo le fotografie: prima della rivoluzione digitale queste avevano una consistenza materiale che oggi, nella maggior parte dei casi, è andata perduta.
In conclusione si può affermare che il telefono cellulare ha quindi cambiato e influenzato molti aspetti della vita di tutti i giorni; ha reso tutto più volatile, virtuale e inconsistente compresa la nostra esistenza.