Concerti, mostre, spettacoli teatrali, eventi sportivi e laboratori per bambini. Il Castello di Santa Severa è pronto ad ospitare i visitatori con un lungo calendario di oltre 160 appuntamenti in programma dal 2 luglio all’11 settembre 2022. ‘Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa’ vede una serie di incontri serali in riva al mare, alcuni a pagamento ed altri ad ingresso gratuito, promossi dalla Regione Lazio e organizzati dalla società regionale LazioCrea in collaborazione con Atcl – Circuito Multidisciplinare del Lazio.
La nuova edizione di eventi che si svolgeranno quest’estate nello splendido maniero adagiato sul mare di Santa Marinella. Un immobile che la giunta Zingaretti ha voluto a tutti i costi riaprire “Nove anni fa si discuteva della sua vendita o gestione ad una grande catena alberghiera, e noi abbiamo scelto un’altra strada, quella di restituire questa meraviglia al mondo. Abbiamo realizzato un ostello che è tra i più belli che si possano trovare, dove dormire per poche decine di euro, e portato eventi culturali tutti i giorni dell’anno. Una scommessa che abbiamo vinto grazie a Laziocrea che ci supporta nella sua gestione”.
Il presidente Zingaretti con Luigi Pomponio di Laziocrea e Lorenzo Sciaretta
E durante questi anni oltre 70 mila sono state le presenze per quella che è stata definita una delle 100 mete più belle del mondo. E anche quest’anno grazie al Comune di Santa Marinella, al Ministero della Cultura, accademia di Santa Cecilia, Coni, Romaeuropa e molte altre realtà è pronto con i nuovi appuntamenti al chiaro di luna. 150 eventi dal 2 luglio all’11 settembre con un programma ricchissimo di concerti, teatro, laboratori, mostre e fiere.
Ludovico Einaudi, Tosca, Roberto Vecchioni, Michele Bravi, Rancore, Aka7even, Angelo Branduardi, Mogol, Marina Rei. Il grande jazz, un gran galà della lirica, il teatro con Ascanio Celestini, Neri Marcoré, e poi i comici.
“E’ il primo cartellone della rinascita post covid, da oggi parte la sfida atto due, dopo averlo aperto offriamo una fruibilità di qualità ma popolare, per far incontrare questi due mondi, per una cultura che non comprenda solo fighetti ma sia per il popolo”. Ha concluso Zingaretti.