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Spostarsi a Roma: I Monopattini Sharing

La riforma del Codice della strada è ormai entrata in vigore. Malgrado le tante contraddizioni e incongruenze è legge dello Stato ed a essa nel muoversi nelle strade dobbiamo attenerci. Come cittadini nello spostarci con i metodi più convenzionali – auto/moto – sono tante le novità introdotte da rispettare, e anche per l’utilizzo dei mezzi a noleggio monopattini (biciclette/scooter) sono tanti i cambiamenti che riguardano sia gli utenti che  i gestori dei servizi di sharing.

I monopattini, introdotti ai tempi del Covid-19 furono una risorsa molto importante, che permetteva gli spostamenti senza avere contatti ravvicinati, come sui mezzi pubblici tradizionali. Questi stessi monopattini però si sono dimostrati mezzi – che usati in maniera poco rispettosa del codice della strada e degli altri utenti – troppo veloci, che svicolavano ovunque, camminando su marciapiedi, contromano, in parchi e zone pedonali, scatenando spesso le ire dei cittadini e purtroppo gravissimi incidenti. Sono  mezzi a propulsione elettrica che raggiungono spesso velocità di 50 o anche 60Km/h, privi di targa senza alcun obbligo assicurativo. In più spesso venivano abbandonati in ogni-dove senza alcun rispetto di pedoni o automobilisti.

Il nuovo codice della strada – per questo sistema di trasporto – ha dato una stretta alle regole d’uso:

Stop alla circolazione contromano, (grazie al GPS quelli sharing, sono monitorati gli spostamenti e il verso).

Ci sarà il controllo anche qualora tali mezzi percorrano marciapiedi o aree pedonali.

Tutti i monopattini circolanti, sia privati che sharing dovranno avere la targa (una specifica in fase di definizione), gli indicatori di direzione.

Il parcheggio prevede aree apposite (rastrelliere o strisce definite), oppure i parcheggi riservati alle biciclette e scooter.

I monopattini dovranno avere l’assicurazione, per i conducenti, ma anche per i terzi: responsabilità civile e per i danni materiali.

I conducenti dei monopattini dovranno indossare il casco (anche i maggiorenni).

Il nuovo codice della strada, per questo sistema di trasporto è finalmente regolamentato. Troppi gli abusi e la mancanza di rispetto delle più banali norme relative alla viabilità. Era forte il malcontento generale. Queste nuove regole rende la vita difficile a chi le regole non le vuole rispettare. Chi usa il monopattino a noleggio viene tracciato e risponde per le eventuali infrazioni.


Premessa lunga ma necessaria visto il nuovo codice della strada entrato in vigore il 14/12/2024.

Per gli studenti il monopattino può comunque essere uno strumento di trasporto economicamente vantaggioso e grazie alla reperibilità (via App/Gps) facilmente utilizzabile, raggiungibile e dal costo contenuto (rispetto ad altri mezzi di trasporto – autonomo).

I monopattini sono mezzi pratici ma restano pericolosi. Corrono troppo e frenano troppo poco. Sono instabili e senza alcun sistema di protezione. Le ruote piccole risentono delle sconnessioni stradali, buche e del bagnato. Vanno usati con molta attenzione.  Gli incidenti con questi mezzi negli anni, sono aumentati in maniera vertiginosa. Sono  però uno strumento valido che svicola nel traffico congestionato dei centri urbani ed è un mezzo ecologico. Le società di sharing in attesa dei Decreti Attuativi,  vivono un momento molto particolare. Il timore è forte di non riuscire a rispettare tutto quanto richiesto dalla Legge entrata in vigore. Mentre per i privati aumenteranno i costi dell’assicurazione e targa, ma tutto sommato con il proprio casco potranno utilizzare questo mezzo, le società di noleggio devono affrontare tali e tanti cambiamenti che potrebbero portare alla decisione di dedicarsi alle biciclette e scooter e mettere da parte i monopattini elettrici. Attualmente a Roma se ne vedono circolare ancora molti, ma sono utilizzati (non si sa bene perché) secondo le vecchie regole.

Da parte di chi opera nel settore, Mobilità Sostenibile e  Assosharing, ma anche da chi costruisce, vende e distribuisce tali prodotti, viene lanciato un allarme: le conseguenze potrebbero essere gravi. La  complessità burocratica definita può spingere gli utenti abituali a preferire i mezzi privati, vanificando anni di investimenti in mobilità green e decongestionamento urbano. Inoltre, la struttura del mezzo rende molto difficile la messa a disposizione di un casco come avviene per le moto in sharing, con la conseguenza pratica di un’impossibilità di utilizzo per la maggior parte degli utenti.

Ci sono  aspetti economici e legali che si sommano poi all’organizzazione dello scenario che si sta definendo.  Gli operatori del settore potrebbero dover affrontare richieste di rimborso da parte degli utenti che hanno acquistato abbonamenti ora di dubbia fruibilità, con contenziosi e perdite economiche sostanziali.

Si tratta di attendere poco, pochissimo e decidere se usufruire o no di questo sistema di mobilità.

A Roma ci sono attualmente  operatori per i monopattini (Bird – Dott – Lime)

Roma Capitale ha ridisegnato l’offerta dei servizi sharing di monopattini ed e-bike, per rispondere sia alla crescente domanda per gli spostamenti sistematici che alla maggiore integrazione con il trasporto pubblico e maggiore capillarità sul territorio:

gratuità per abbonati annuali Metrebus Roma o Lazio (che includa la zona A – Roma)

BIRD 
• pacchetto gratuito per 80 corse/mese da 30 minuti – max 3 corse/giorno
• pacchetto gratuito per 15 corse/settimana da 30 minuti – max 3 corse/giorno

DOTT 
• pacchetto al costo di 1 centesimo per 80 corse/mese da 30 minuti – max 3 corse/giorno
• pacchetto al costo di 2 centesimi per 15 corse/settimana da 30 minuti – max 3 corse/giorno

LIME
• pacchetto gratuito per 80 corse/mese da 30 minuti – max 3 corse/giorno
• pacchetto gratuito per 15 corse/settimana da 30 minuti – max 3 corse/giorno

– regolazione della velocità massima limitata a 20 km/h
– passaggio automatico alla velocità massima di 6 km/h nelle aree pedonali
– iscrizione al servizio riservata agli over 18 (iscrizione con documento di identità)

Gli operatori a breve adegueranno i mezzi. Si dovrà capire alla fine se il casco si dovrà portare o si potrà usufruire di qualcosa messo a disposizione. Date le forme e lo spazio, probabilmente verrà immesso nel mercato un casco pieghevole rispondente alla normativa UNI EN 1078 o UNI EN 1080, ma si dovrà ancora aspettare un po’.

 

 

 

 

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