Quinto seminario della serie Case studies on food and agricultural statistics organizzato dalla Facoltà di Scienze Statistiche de La Sapienza in collaborazione con la Fao. Martedì, 1 aprile 2025, l’evento intitolato “Monte Carlo techniques for the study of forest cover statistics” ha visto, per la seconda settimana consecutiva, la partecipazione di Javier Garcia Perez, statista della Divisione Forestale presso la FAO.
L’incontro si è focalizzato sull’approfondimento della stretta relazione che intercorre tra il cambiamento climatico e le foreste, rispettivamente problema e soluzione all’interno del panorama attuale che guarda alla mitigazione degli effetti del riscaldamento globale a partire dall’azione svolta dai polmoni verdi.
«E’ estremamente importante –afferma lo statista, Javier Garcia Perez, ai nostri microfoni–perché come uomini, nella maggior parte delle nostre attività, generiamo emissioni che contribuiscono ad esacerbare i cambiamenti climatici. Le foreste sono una delle poche soluzioni a base della natura che dobbiamo sostenere».
Un tema delicato su cui, già nel 2005, si era espressa la Convenzione delle Nazioni Unite attraverso la formulazione del REDD+, Reducing Emissions from Deforestation and forest Degradation, quadro internazionale sul cambiamento climatico. In particolare, il programma REDD+ si pone l’obiettivo di incentivare i paesi in via di sviluppo nella riduzione delle emissioni di gas serra presenti nell’atmosfera provenienti dalla deforestazione e dai processi di degrado forestale.
La frammentazione forestale rappresenta una grave preoccupazione ecologica poiché contribuisce, in modo significativo, alla perdita di habitat a causa della riduzione dell’area forestale, e anche perché, in contemporanea, si assiste ad una diminuzione dell’area centrale degli habitat e della connettività tra loro.
La statistica svolge un compito essenziale nello studio delle complesse sfumature di questo fenomeno. In particolare, Perez si è concentrato sull’illustrazione del metodo Monte Carlo, tecnica di simulazione numerica che è stata testata su specifici casi forestali con il fine di aiutare il decisore nella stima di soluzioni efficienti in un tempo ragionevole. La sua applicazione si basa sulla generazione di numeri casuali per stimare valori di integrazione e quantità probabilistiche.
Oltre alle pillole teoriche, il dottor Perez ha concluso il suo intervento assegnando agli studenti un esercizio in cui mettere pratica quanto spiegato durante il seminario. «Penso che le esercitazioni – sottolinea lo statista della FAO – sono un ottimo strumento attraverso cui è possibile mostrare agli studenti come funzionano le cose, nello specifico, si può notare con più facilità come i numeri si sviluppano».
Articolo di Elisa Caruso