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Studi sull’Azerbaigian: temi e prospettive

      Intervista a Mammad Ahmadzada

Giovedì 24 gennaio il Palazzo del Rettorato ha ospitato il convegno “Studi sull’Azerbaigian in Italia: temi e prospettive”.

L’incontro è nato da un’iniziativa del corso di Dottorato in Storia d’Europa con il patrocinio di Fondazione Roma Sapienza, e del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale.

L’evento, al quale ha preso parte anche il Magnifico Rettore Eugenio Gaudio, ha visto la partecipazione di molti ospiti, tra cui anche l’Ambasciatore della repubblica dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzada.

Il primo a prendere parola è stato Alessandro Saggioro, che ha portao i suoi saluti e ringraziamenti a tutti coloro che erano in aula per partecipare alla conferenza.

Dopo l’introduzione di Alessandro Saggioro, coordinatore del Dottorato in Storia d’Europa, ha preso parola il presidente di Fondazione Roma Sapienza Antonello Biagini, il quale ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la nazione asiatica, che ha permesso alla nostra università di aprirsi una nuova strada a livello internazionale. Dopo essersi soffermato sui cenni storici e sulle questioni politiche che legano Italia e Azerbaigian, Biagini ha dichiarato di essere onorato del rapporto che si è creato con l’università di Baku, per poi lasciare la parola a Marco Cilento, presidente dell’area didattica in Cooperazione e sviluppo.

Quest’ultimo ha reso noti i numeri degli studenti azeri iscritti al corso di laurea magistrale in Cooperazione e Sviluppo: infatti son ben 387 i ragazzi provenienti dall’Azerbaigian. Cilento ha anche affermato che in futuro si potrebbe pensare a portare studenti italiani nelle università azere.

A questo discorso si è unito anche l’Ambasciatore Ahmadzada, affermando che in Azerbaijan esiste già una stretta collaborazione con un’università francese e per questo sarebbe molto interessante creare anche un polo universitario in cui potrebbero studiare ragazzi italiani.

L’Ambasciatore ha anche posto l’accento sui vari rapporti tra la sua nazione e l’Italia, considerando anche il gemellaggio tra Baku e Napoli in atto dal 1972.  Ahmadzada ha inoltre affermato che il rapporto creatosi tra le due nazioni coinvolte è molto importante anche a livello culturale e politico ma soprattutto economico visto che l’Italia è il primo partner ufficiale nell’economia azera.

Dopo il discorso dell’Ambasciatore si sono aperte le sessioni di lavoro di Diritto, Storia, Scienze Politiche e Sociali, chiudendo con una presentazione di tesi di dottorato sull’Azerbaigian.

Nella parte riguardante il Diritto è intervenuto Natalino Ronzitti, che ha presentato lo status legale del Nagorno Karabakh con il coordinamento di Alessandra Mignolli.

Per quanto riguarda il contesto storico, coordinato da Andrea Cartney, sono intervenuti Fabio Grassi, che ha parlato del rapporto tra l’Azerbaigian e la Turchia di Ataturk, Alessandro Vagnini, il quale ha descritto la fine della Prima Guerra Mondiale in Transcaucasia, e infine Lorenzo Medici con una presentazione dell’Azerbaigian fra public diplomacy e cooperazione culturale.

Per la sessione di Scienze Politiche e Sociali sono intervenuti Gabriele Natalizia, Carlo Frappi e Michele Brunelli, mentre per le presentazioni delle tesi di dottorato sull’Azerbaigian erano presenti Elmar Mustafayev, Cristina Boboc, Chiara Loda e Daniele Franzoni.

Daniele Gabrieli e Martina Pota