“Senso e percezioni di senso”. Questo il tema scelto per il Festival della Sociologia di Narni, giunto alla quarta edizione. Il Festival è stato presentato questa mattina presso l’Aula Magna di Unitelma Sapienza, insieme alla Settimana della Sociologia nelle Università e alla Settimana sociologica del Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza Università di Roma.
Numerosi sono stati gli interventi, moderati nel corso della mattinata dal noto giornalista e conduttore del TG1 Francesco Giorgino. “La sociologia serve – ha detto il giornalista introducendo l’incontro –, e serve ora, con urgenza, diventando uno strumento indispensabile per leggere con maggiore chiarezza la complessità della società di oggi”.
Ad aprire l’incontro i saluti istituzionali del Magnifico Rettore di Unitelma Sapienza, Antonello Biagini, e del Consigliere alla Comunicazione e portavoce del Rettore della Sapienza, Mario Morcellini, che hanno sottolineato l’importanza e l’utilità di eventi come il Festival della Sociologia. “È proprio partecipando ai festival e ai convegni, e leggendo gli articoli nelle riviste scientifiche – ha sottolineato Morcellini – che si possono osservare meglio e con maggiore evidenza i mutamenti di una disciplina che cambia continuamente per sua natura”.
Il festival di Narni, infatti, “concretizza l’esigenza per i sociologi di uscire dalle aule e incontrare la gente”, ha spiegato Maria Caterina Federici, coordinatrice del Festival della Sociologia. Esso, inoltre, diventa “una preziosa occasione di incontro non solo tra sociologi, ma soprattutto con esperti di altre discipline, che possono confrontarsi in maniera critica”. Il festival, infatti, vede la partecipazione di giuristi, ingegneri, medici e molti altri esperti, e un ruolo particolare viene dato all’arte, che secondo gli organizzatori “riesce a raccontare e spiegare i cambiamenti meglio e con maggiore evidenza rispetto alla sociologia”. Federici rivendica con orgoglio di avere anche dimostrato che “la cultura può creare sviluppo”. L’istituzione del festival proprio a Narni ha dato, infatti, la possibilità al piccolo paese umbro, attraversato da una profonda crisi a causa della chiusura delle industrie chimiche, di risollevarsi e rilanciare il turismo e l’imprenditorialità.
Il Festival si svolgerà a Narni l’11 e il 12 ottobre prossimi. Tra gli ospiti principali di quest’anno spiccano i nomi di Derrick de Kerckhove, Alessandro Cavalli, Mauro Magatti e Federica Angeli. Uno spazio speciale sarà dedicato, inoltre, alla memoria di Luciano Gallino, uno dei padri della sociologia italiana e scomparso appena 4 anni fa. Dario Antiseri e Adriano Soi, infine, saranno i protagonisti di un dialogo sul fenomeno migratorio. Il programma completo si trova su www.festivalsociologia.it.
Tra gli altri interventi della mattinata, l’assessore alla Cultura di Narni Lorenzo Lucarelli, il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, il responsabile delle statistiche del Svimez Delio Miotti, Franca Faccioli per l’AIS e Bruno Mazzara per il Coris della Sapienza. Tutti hanno manifestato l’esigenza di uno studio sistematico della sociologia, per comprendere e affrontare al meglio la realtà presente, le cui principali piaghe sono la denatalità, l’invecchiamento della popolazione e l’immigrazione di contorno. E proprio a questo si lega l’intervento del noto conduttore televisivo Michele Cucuzza, che, concludendo l’incontro, ha lanciato un appello ai sociologi e agli esperti che interverranno al festival, affinché “ci aiutino a ritrovare un senso” in questa società così complessa e frantumata.
Le interviste di Francesco Amato, Nicola Compagnone e Riccardo Merli.
Il video montato da Gennaro Lapadula.