Dal 13 al 19 dicembre, al Teatro India, sul Lungotevere Vittorio Gassman, l’associazione “Teatri di Vetro – festival delle arti sceniche contemporanee” presenta il progetto “Oscillazioni”, con la direzione artistica di Roberta Nicolai.
La manifestazione rappresenta il punto di arrivo di un percorso progettuale iniziato nel mese di settembre che compone e caratterizza la dodicesima edizione del festival. “Oscillazioni” nasce dal desiderio di indagare e ridefinire la relazione tra palcoscenico e platea con una particolare attenzione alla processualità della creazione scenica.
Si tratta di una una proposta plurale: sono cinque sezioni tematiche per dialogare con la creazione contemporanea e ingaggiare spazi e contesti territoriali. Queste sezioni – o meglio, blocchi progettuali – rappresentano un percorso frutto di mesi di lavoro, nel quale “Oscillazioni” è l’apice : Teatri Di Vetro 12 è stato inaugurato con la sezione “Trasmissioni“, realizzata a Tuscania (Viterbo) dal 17 al 22 settembre, ha poi proseguito con il “FYMMEC Focus Young Mediterranean And Middle East Choreographers 2018” che si è svolto all’Accademia Nazionale di Danza e all’Angelo Mai di Roma il 26 e 27 settembre. La terza tappa è stata “Composizioni“, al Teatro del Lido di Ostia, dove sono stati realizzati spettacoli che hanno coinvolto bambini, cittadini e rifugiati, mentre a “Elettrosuoni“, presso la Bisca/Circolo del Parco, è stata proposta una giornata di immersione nella musica elettronica sperimentale.
La settimana di “Oscillazioni” prevede 41 rappresentazioni e 14 tra laboratori, seminari, stage rivolti a bambini, rifugiati, amatori, professionisti, cittadini. Sono 20 gli artisti che si alterneranno al Teatro India.
Sul progetto “Oscillazioni”, Roberta Nicolai ha dichiarato:
Per questa sezione ho interpellato artisti con i quali ho condiviso, negli anni, pensiero e pratiche.
Ho chiesto loro di poter interrogare il processo di creazione assumendo la prospettiva della sua complessità, del suo procedere non per linea retta, del suo deragliare e lasciare tracce, residui e scarti. Di concretizzare il desiderio di mettere lo sguardo su parole isolate, su quei contenuti che, durante il processo, scivolano dentro e fuori dalla scena, che si presentano con forza e poi si rendono inafferrabili.
Dentro Oscillazioni, al termine di questa lunga parabola, trovano spazio progetti artistici che per loro natura prevedono una pluralità di dispositivi e, accanto a spettacoli, formati scenici che cercano di dare voce a quei materiali, non presenti nella sintesi spettacolare, laterali e sottesi, che viaggiano verso l’assunzione di una forma autonoma, gesti scenici difformi, ibridi, tali da prevedere e accettare il performativo della parola detta, del discorso, della letteratura, della traduzione, dell’immagine.
Al termine della curva ci sono gli spettatori.
Generare dispositivi diversi per invitare gli spettatori ad un contatto intimo con la creazione, per mettere le posizioni convenzionali di chi è in sala e di chi è sul palco, in uno stato di squilibrio, di oscillazione. Cercando la qualità della relazione.
Cliccando qui potete trovare l’intero progetto di “Teatri Di Vetro 12”, articolato sui cinque blocchi progettuali, mentre a questo link potete trovare il calendario completo di “Oscillazioni”.
Qui sotto trovate invece una esaustiva intervista alla direttrice artistica del progetto, Roberta Nicola.
Articolo: Enrico Salvi
Intervista: Tommaso Meo