Il Teatro Artemisio Gian Maria Volonté di Velletri guidato dalla direzione artistica di Giacomo Zito, torna con la programmazione del nuovo anno portando sul palco, nomi di primo ordine del panorama teatrale nazionale come: Veronica Pivetti il 27 gennaio, Giovanni Scifoni il 26 febbraio e il 24 marzo Simone Cristicchi. Questa stagione 2022-2023 è proposta in sinergia tra la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri e ATCL, Circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio con il patrocinio del Comune di Velletri e con la collaborazione della Fondazione De Cultura.
Si parte venerdì 27 gennaio alle 21.00 con “Stanno sparando sulla nostra canzone”, black story musicale interpretata da Veronica Pivetti insieme a Cristian Ruiz e Brian Boccuni. Ambientata nell’America degli anni Venti, e con una trascinante colonna sonora, Stanno sparando sulla nostra canzone è la storia di una esuberante fioraia interpretata da Veronica Pivetti, in arte che dietro al suo lavoro di pura facciata cela una diversa identità di venditrice di oppio. La donna si lascia trascinare in un mondo fatto di malavita, amore, scambi di favore e gelosia durante gli anni del pieno proibizionismo, fino a condurre lo spettatore in un epilogo narrativo sorprendente. Uno spettacolo dalle atmosfere retrò, nei fumi colorati delle strade di Manhattan, tra occhiali scuri, insegne luminose, mitra e calze a rete.
Domenica 26 febbraio a partire dalle 18 e 30 sarà protagonista della scena Giovanni Scifoni, con il suo monologo “Santo Piacere. Dio è contento quando godo” con la regia di Vincenzo Incenzo e con i balli di Anissa Bertacchinini. Sold out a ogni sua replica, il monologo di Giovanni Scifoni è un flusso di coscienza tempestoso e comico. Scifoni si cimenta nel tema della sessualità e sul complicato legame che lega l’argomento alla morale cattolica. Il piano di Scifoni è porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica. Il pubblico di “Santo Piacere. Dio è contento quando godo” è posto al centro di un esperimento unico, che in un tour tra vizio, ragione e sentimento della fauna umana, l’attore romano realizza dando vita a una movimentata metamorfosi di personaggi.
É la volta della commedia italiana invece nella giornata di sabato 11 marzo , una commedia tinta di giallo “I Mezzalira”. Panni sporchi fritti in casa” (ore 18.30) di Agnese Fallongo con la regia di Raffaele Latagliata a cura della Compagnia Teatro de Gli Incamminati. Storia tragicomica che si inserisce nel genere della commedia all’italiana con qualche elemento del giallo racconta la storia della famiglia Mezzalira attraverso trent’anni e tre generazioni.
Lo spettacolo finale della stagione che segna i 130 anni del Teatro Artemisio Gian Maria Volonté, è affidato a Simone Cristicchi. Venerdì 24 marzo (ore 21.00) andrà in scena “Il Paradiso dalle tenebre alla luce”, opera teatrale ispirata da una delle celebri cantiche dantesche scritto e diretto da questo autore amatissimo dal pubblico. Cristicchi ha anche composto con Valter Sivilotti le musiche originali del suo lavoro. Si tratta di un insolito punto di vista sul poema dantesco, che nel pieno stile originale e poetico dell’artista, diviene riflessione valida sulla nostalgia dell’infinito e il desiderio di completezza che spinge ogni persona a cercare il senso unico e personale della propria esistenza.
il Teatro Gian Maria Volonté è un luogo iconico e storico di Velletri e di tutto il Lazio, esempio di strenua sopravvivenza all’alternarsi delle vicende e alle chiusure dei teatri, inaugurato come Teatro Artemisio nel 1893, è spazio teatrale decentralizzato al passo con le maggiori programmazioni di teatro. La sua storia è indicativa, sopravvissuto a un destino da supermercato, fu amatissimo da Eduardo de Filippo e nel 1992 venne salvato proprio dal grande attore napoletano da una prima chiusura. In quel momento venne sostenuto da Paolo Villaggio, Gianni Amelio, Giuliano Montaldo, Citto Maselli, Francesco Rosi, Umberto Eco, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e sul suo palco si sono avvicendati alcuni dei più importanti nomi della storia del teatro del Novecento. Supportato da Gian Maria Volonté nei primi anni Novanta, il teatro è tornato operativo – nel suo nome – nel 2012.