Avamposti, la docu-serie firmata da Claudio Camarca che racconta la quotidianità delle Stazioni dell’Arma dei Carabinieri, torna dal 14 gennaio 2023 in anteprima streaming su discovery+ e successivamente sul Nove. Saranno 5 le puntate ambientate nei quartieri più difficili di Bologna, Roma (Ostia), Caserta e Bari.
La troupe di Avamposti al seguito dei Nuclei Operativi dell’Arma dei Carabinieri documenta con un accesso esclusivo le operazioni in cui sono impegnati gli uomini e le donne dell’Arma.
In contesti urbani difficili dove sembrano vigere leggi diverse e dove il degrado e il crimine la fanno da padroni, tra narcomafie e piccoli e grandi traffici illeciti, ogni puntata racconta la squadra dei Carabinieri nei loro interventi, dalla pianificazione al Comando ai pattugliamenti e alle incursioni in strada, tra disarticolazioni di piazze di spaccio, perquisizioni in abitazione e irruzioni.
Con un taglio adrenalinico e combat tipico del giornalismo immersivo, l’obiettivo è quello di fornire uno spaccato sempre più approfondito e accurato delle realtà urbane e suburbane, senza tralasciare la sfera più intima e umana dei militari, che in caserma hanno trovato una seconda famiglia.
In questa stagione focus su Ostia, dove nuove geometrie criminali cercano di farsi strada tra i clan locali e le storiche ‘famiglie’. Tante nuove batterie di giovani “cani sciolti” che portano avanti un narcotraffico sporadico e frammentato, che rende la città molto più pericolosa che in passato, perché queste microcellule gestiscono le proprie piazze di spaccio e commettono crimini – come aggressioni e rapine – in totale autonomia. Ne emerge uno spaccato dalle tinte forti, dove le due facce della medaglia sono dipendenze ed emarginazione, contro spaccio e alto tasso di violenza.
A Bologna il centro storico è da decenni in mano a due gruppi criminali ben organizzati, che si dividono il mercato dello spaccio: uno tratta le droghe pesanti, mentre il secondo gestisce le droghe leggere e quelle chimiche, come il nuovissimo pentedrone o le più classiche metanfetamine, il GHB (la cosiddetta droga dello stupro), le droghe sintetiche e il crack.
Primo bacino di utenza di queste gang è quello degli studenti universitari; da qui deriva un forte allarme sociale, tematica su cui fa perno l’attività dei Carabinieri. Si documenteranno momenti di tensione e degrado tra i portici cittadini e Piazza Verdi e in una crack house, che porteranno ad oltre 10 arresti.
Il viaggio di Avamposti tocca anche l’area di Caserta, al seguito del Nucleo Operativo di Mondragone che opera su due realtà contrapposte, Casal di Principe e Castel Volturno.
Da un lato ci sono le storiche famiglie di camorra italiane, i cui membri fondano la loro attività criminale sul controllo minuzioso del territorio; dall’altro, ci sono oltre ventimila nigeriani e gambiani, residenti mai censiti, organizzati in pericolosi clan che nel tempo si sono resi autonomi dalla camorra.
Le loro attività sono imperniate sul contrabbando tramite ‘ovulatori’ e sullo spaccio di hashish, marijuana, cocaina, eroina e crack. Sullo sfondo, il degrado e gli stenti dei nuovi schiavi ‘impiegati’ nei campi come raccoglitori di frutta e verdura.
Doppio episodio per l’area di Bari, capoluogo pugliese che negli ultimi anni ha assunto una nuova connotazione. Oggi è l’hinterland il quadrante da tenere sott’occhio, ma non solo. L’unico modo che l’Arma dei Carabinieri ha per scongiurare il pericolo è tenere tutta l’area urbana sempre sotto rigido controllo. Questo viaggio a Bari porterà ad oltre 30 arresti e altrettanti indagati, con accuse che vanno dall’associazione di stampo mafioso allo spaccio di sostanze stupefacenti, al traffico di armi.