Si è tenuto ieri, giovedì 18 gennaio 2024, presso l’aula C della Facoltà di Lettere e Filosofia TransLATINg, il convegno, patrocinato dal Dipartimento di Lettere e Culture Moderne e da The Italianist, sui testi letterari italiani in traduzione latina. L’incontro è stato organizzato nell’ambito del Progetto Grande di Ateneo 2022.
Aprono l’incontro i saluti di Giacomo Comiati, assegnista di ricerca TransLATINg, che introduce ai lavori al posto di Francesco Lucioli, docente di Letteratura italiana presso La Sapienza, assente per motivi personali. Dopo aver presentato l’evento e l’assegno di ricerca, Comiati analizza il rapporto della lingua latina con i volgari italiani, ripercorrendo il percorso della traduzione nel corso dei secoli ed elencando Marco Polo, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca come gli autori più tradotti.
Prende la parola Anja Wolkenhauer, discussant del convegno e docente presso l’Università di Tubinga, che spiega l’importanza del latino nel mondo tedesco come strumento di comunicazione.
Interviene nuovamente Giacomo Comiati con uno studio su Francesco Petrarca. Partendo dalle traduzioni in latino del corpus petrarchesco, analizza la canzone n. 366, “Canzone alla Vergine”, l’opera di Petrarca più tradotta nel mondo latino. Conclude il suo intervento esaminando le strofe più utilizzate nelle traduzioni latine, strofe saffiche e oraziane, ed etichettando la lingua latina come lingua parlante nella forma.
Segue tra i relatori Erika Amorino, dottoranda di ricerca Sapienza, con un intervento su Leonardo Giustinian e sulla sua Lauda “Maria Vergine Bella”, proseguendo con la lettura metrica della stessa. Dopo l’analisi e il commento dell’opera, affronta e analizza le strategie e i metodi della traduzione libera della Lauda effettuata dal Pallavicini.
Dopo una breve pausa, interviene Julia Heideklang, ricercatrice del progetto VersioLatino dell’Università di Tubinga, esaminando le traduzioni e le ricreazioni del pensiero machiavellico in latino e approfondendo il Principe e i suoi processi di traduzione. Ripercorrendo la teoria di Machiavelli, pone a confronto tra loro le traduzioni di Tegli, Conring e Langenhert. Termina la sua relazione illustrando tre possibili tipi di traduzione: umanistica, arcaica ed ermeneutica.
Conclude il pomeriggio di lavori Giulia Mari, italianista presso La Sapienza. Esperta di Torquato Tasso, spiega la latinizzazione avuta tra i secoli XVI e XVII, in particolar modo facendo riferimento alla Gerusalemme Liberata. Analizza ed espone le traduzioni più importanti che si sono avute di Tasso, chiarendo le differenze che intercorrono tra loro: partendo da quella più ortodossa e fedele di Dembnius, si passa per quelle più libera di Lazzarini e selezionata di Enrico, per chiudere con quella più elegante di De Zannis.
Intervista a Giacomo Comiati, assegnista di ricerca Sapienza.