Abbiamo intervistato Milvia, che ai microfoni di RadioSapienza ha presentato il suo romanzo d’esordio “Fino a vedere il mare” (Pelledoca, 2022).
Trama. Pollo ce lo avrebbe pure un nome vero, serio e rispettabile. Si chiama Lucio. Sono i suoi quattro fratelli maggiori a chiamarlo così, perché è tutt’ossa e ricorda i polli del cortile della loro baraccopoli. Ma è sempre meglio essere un Pollo che un “cecatello“, come i bambini mutilati dal Cow-boy. I piccoli invalidi fanno concorrenza a Pollo e ai suoi fratelli nel business delle elemosine, alla stazione. È lì che li lascia il vecchio ogni mattina, mentre lui si dedica alla bottiglia, più raramente ad accudire la moglie malata. Ed è lì che Pollo incontra Leyla, una dei bimbi del Cow-boy. Leyla però non è davvero cieca, così, quando il Cow-boy cattura Pollo, insieme riescono a sfuggirgli, portandogli via anche i suoi preziosi stivali dalla punta d’oro. La loro fuga si trasforma allora in un viaggio iniziatico verso la libertà, durante il quale incontreranno diversi personaggi, tra cui la donna che ha messo Leyla nelle mani del Cow-boy. Un poliziotto con l’anima devastata dalla perdita di un figlio incrocia il loro cammino: il suo aiuto sarà cruciale per la salvezza definitiva, simbolicamente rappresentata dal mare.
Milvia. Nata a Napoli, vive e lavora a Roma. Ha due figli, due gatti e un giardino. Illustratrice e grafica, lavora a lungo come art director in grandi agenzie pubblicitarie. Dal 2017, dopo Bottega Finzioni, riprende a scrivere per bambini e ragazzi – la sua più grande passione. Alcuni albi illustrati di cui è autrice sono di prossima pubblicazione, in Italia e all’estero, mentre con Pelledoca esce il suo romanzo d’esordio. Il suo daimon è un coniglio bianco che, come i suoi illustri predecessori, ha sempre una gran fretta e vorrebbe che tutto quello che lui reputa assai urgente fosse fatto subito, anzi, ieri. Milvia però gli ha dato filo da torcere. Il coniglio bianco come sempre batte il tempo, ma ora finalmente Milvia lo segue, tra vertiginose cadute libere e corse pazze in territori ancora sconosciuti.
(Intervista a cura di Andrea Pranovi)