Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, organizza e promuove la mostra “Voglia d’Italia. Il collezionismo internazionale nella Roma del Vittoriano”, iniziativa che sarà articolata in due sedi, Palazzo Venezia e Gallerie Sacconi nel complesso del Vittoriano, e che rimarrà aperta dal 7 dicembre 2017 fino al 4 marzo 2018.
La mostra, che è parte del programma di valorizzazione dei luoghi di cultura su territorio romano, oltre ad essere a cura dello storico d’arte Emanuele Pellegrini, professore dell’IMT- School for Advanced Studies di Lucca, è gestita da un comitato scientifico di alto profilo che annovera fra i propri componenti esperti del calibro di Francesca Baldry, Roberto Balzani, Flavio Fergonzi, Annamaria Giusti, Donata Levi e Carl Brandon Strehlke.
Il cuore dell’evento è dedicato alla raccolta dei coniugi Wurts, per la prima volta presentata al pubblico in maniera organica. Gli statunitensi George Washington Wurts ed Henriette Tower, a cavallo fra XIX e XX secolo, misero insieme una raccolta vasta e sorprendente di opere, che successivamente donarono allo Stato italiano, per l’esattezza al museo di Palazzo Venezia, dove tuttora è conservata. La mostra illustra le dinamiche del collezionismo, soprattutto anglo-americano, e del mercato internazionale, sullo sfondo dei radicali cambiamenti vissuti in quegli anni dalla giovane nazione italiana e dalla sua nuova capitale, Roma. Alla base dell’iniziativa c’è la volontà di celebrare l’intimo legame nato fra quella particolare forma di collezionismo nato tra l’Ottocento e i primi del Novecento, e il territorio italiano. Un legame che arriva a concretizzarsi spesso nella donazione allo Stato di singole opere o di intere raccolte, come nel caso dei Wurts.
Ai coniugi statunitensi è dedicata la sezione allestita a Palazzo Venezia, con l’esposizione delle opere più significative della raccolta, molte delle quali sono state portate fuori dai depositi, studiate e restaurate per l’occasione. Il contesto entro cui fiorì la passione dei Wurts per il collezionismo trova invece la sua collocazione ideale nelle Gallerie Sacconi del Vittoriano. Qualsiasi visitatore potrà godere di entrambe le sezioni della mostra tramite l’acquisto di un singolo biglietto, valido per 7 giorni. Per ulteriori info e prenotazioni visitare il sito www.gebart.it .
Federica Tuseo