Welfare e stato sociale, le parole chiave attorno alle quali è ruotato il convegno di stamani sul Rapporto sullo Stato Sociale 2019 – Welfare pubblico e Welfare occupazionale, redatto dal Dipartimento di Economia e Diritto. In un aula 1 “Tarantelli” gremita in ogni ordine di posto, si sono avvicendati gli interventi di esperti del settore, interni ed esterni all’Ateneo e di personalità istituzionali importanti, che hanno conferito al seminario ancora più prestigio: su tutti il presidente della Camera Roberto Fico e il Rettore di Sapienza Eugenio Gaudio. Proprio quest’ultimo ha esordito riportando un cordiale messaggio del capo dello stato Mattarella, che ha potuto apprezzare il lavoro svolto da oltre 30 pubblicatori. Inoltre il Rettore Gaudio ha avuto l’occasione di ringraziare i presenti e cominciare a dare dei dati significativi, accompagnando il seminario verso il suo naturale svolgimento, cioè quello di prendere in considerazione numeri quanto mai funzionali e significativi. Sempre il Rettore ha sottolineato l’importanza delle università nell’ottica del welfare occupazionale, sottolineando però che l’Italia ha il minor numero di laureati nel continente, solo il 24%, contro una media europea che si attesta intorno al 40%. Questi presupposti hanno poi incentrato il discorso sulla necessità di attuare la cosiddetta tripla elica, un modello che possa mettere in cooperazione i tre principali attori dei processi innovativi: università, imprese e governo.
In questo senso è oltremodo importante e prestigiosa la presenza della terza carica dello Stato, ad indicare una mano tesa che dalle istituzioni si porge ai centri di ricerca: “uno dei miei compiti in qualità di rappresentante delle istituzioni è quello di garantire al paese la dignità sociale, che non può prescindere da un’istruzione pubblica, da assistenti sociali e da un reddito che io chiamo di dignità” e ancora “tutto questo può accadere solo grazie a una corretta gestione della cosa pubblica, dicendo no alle privatizzazioni dei servizi fondamentali”.
Applausi scroscianti che introducono il reale curatore del Rapporto, Felice Roberto Pizzuti, professore ordinario nella Facoltà di Economia di Sapienza Università di Roma e direttore del Master in Economia Pubblica attivo presso il Dipartimento di Economia e Diritto, che ha esposto in modo riassuntivo e con l’ausilio delle slide i contenuti di questa 13esima edizione del Rapporto: i temi specifici analizzati nel testo di quest’anno, riguardano in primis il welfare aziendale, le sue motivazioni e la sua distribuzione nell’area europea e nel nostro paese; le sue connessioni con il welfare pubblico, con le imprese e le dinamiche salariali, con le diseguaglianze nell’accesso ai beni e servizi sociali; il Rapporto approfondisce poi le questioni relative alle politiche economico-sociali che accendono i dibattiti europei e nazionali.
Ma tra gli ospiti va segnalata anche la presenza di Maurizio Landini, segretario nazionale della CGIL, Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria e Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio; che hanno dibattuto sul Rapporto: quanto mai interessante e incalzante l’intervento di Landini che con la sua solita energia sostiene la necessità di investire ancora di più nello stato sociale, opinione che trova poi conforto nelle parole del presidente Tridico dell’Inps “sono circa 1,2 milioni le domande, a cui viene applicato un tasso di rifiuto si attesta sotto il 30%”, il reddito di cittadinanza si conferma “uno strumento efficace per il welfare e lo stato sociale. Un passo importante verso la civiltà”.